A per sempre…ma non ora né mai.

199437

…e in un attimo ti ritrovi al 18 gennaio…

In un attimo realizzi che sono passati i giorni e nemmeno te ne sei accorta. O forse te ne sei accorta fin troppo, dato che sei una scheggia impazzita che corre per cercare di stare dietro a tutto.

Ed il cuore? Il cuore rimane lì, zitto, al suo posto. E tu fingi che vada tutto bene, assecondi, accompagni, ti barcameni tra affetto e qualcos’altro, perché sai che non ci sono alternative, soprattutto in questo momento.

Chissà se ci sarà mai un tempo per noi, in un’altra dimensione, in un’altra vita.

E’ l’eterno gioco dei miei sentimenti…sempre al momento sbagliato, nelle situazioni sbagliate, con le persone (forse o sicuramente) sbagliate.

Cercarsi con gli occhi, rubare attimi e minuti a conversazioni superficiali ma…

Accompagnarsi in ritorni a casa, quando la notte scende e si può far finta che tutto sia diverso.

Ma così non è, il sole la mattina sorge a ricordarcelo. E così ricomincia la finzione, ma “sento” e non posso credere che tutto sia frutto di immaginazione, perché lo sguardo non mente…forse…

Tanto a cosa serve? Non c’è destino,non c’è futuro e tutto torna lì, sul fondo…si deposita perché l’acqua sembri, in superficie, cristallina.

Ed invece il torbido è tutto lì, dov’è sempre stato e dove sempre sarà a ricordarci quello che avremmo voluto essere, vivere, condividere…

Caro Lettore, chissà se vivi l’impossibilità del sentire condiviso. Chissà se queste mie parole riecheggiano nella tua anima, suonando familiari.

Forse siamo solo in balia del vento degli imprevisti.

Ed io vorrei, vorrei davvero tornare in quel limbo in cui sono stata per…dieci lunghi anni…Non so cosa pagherei per tornare a quell’apatia dei sensi che mi ha consentito di sopravvivere per tutto questo tempo alle tempeste che ho dovuto, per forza di cosa, affrontare.

Non posso permettermi questa debolezza, non posso. Devo tornare a NON sentire.