L’infibulazione è anche affar nostro

6 febbraio, la lunga battaglia contro l'infibulazione | Rivista Africa

Sono nate in Italia da genitori africani, oppure sono state accolte in un secondo momento con le loro famiglie; vivono tra noi, frequentano le nostre scuole, eppure le bambine d’origine africana vengono riportate ogni anno nel Paese di provenienza per subire la mutilazione genitale che in Italia, va sottolineato, è vietata e sanzionata anche nel caso in cui il reato sia stato commesso all’estero. La buona notizia è che, una volta diventate adulte, quelle che sono riuscite a scamparla si ribellano all’infibulazione anche a costo d’essere rinnegate dalle famiglie le quali, come forma di coercizione, le picchiano e le rinchiudono in casa poiché non solo si sottraggono al rito, ma arrecano un danno al loro stesso valore matrimoniale che, in assenza del taglio, scende.

Anche in questo caso è la società che può fare la differenza; se continueremo a considerare questa pratica odiosa e sanguinaria qualcosa di avulso dalla nostra cultura per cui fare spallucce diventa un atto dovuto, avremo ancora un bel parlare di integrazione.

L’infibulazione è anche affar nostroultima modifica: 2021-09-17T12:45:04+02:00da VIOLA_DIMARZO

4 pensieri riguardo “L’infibulazione è anche affar nostro”

  1. In effetti a noi non interesse una mazza di queste persone, ma usiamo le loro tradizioni tribali e religiose solo come cartina tornasole per differenziarci. Per ingrassare il gregge. La realtà rimane l’altra ovvero se davvero ci fossero interessate non saremmo andati a cacciarli dalle loro terre o a sottometterli non per dargli una vita diversa, ma solo per dissanguare quelle terre dalle loro ricchezze per Lasciarli peggio di come stavano. Basta guardare noi stessi. Ci interessa qualcosa della povertà per sconfiggerla o ci interessa la povertà solo come minaccia da usare per quei pochi che ancora ce l’hanno un lavoro o per convincere il gregge che i primi saranno gli ultimi?
    Ieri leggevo i commenti orgogliosi sulla nuova e meravigliosa epoca dei voli privati nello spazio e mi chiedevo perché le autobotti di carburante – che servono per mandare quattro multimiliardari del cazzo a farsi le seghe fotografando gli oblò – hanno più diritto a scoreggiare nell’ambiente una quantità di gas che la mia macchina diesel non riuscirà a scoreggiare in tutta la sua vita.

  2. “In effetti a noi non interesse una mazza di queste persone, ma usiamo le loro tradizioni tribali e religiose solo come cartina tornasole per differenziarci.” E non solo, li usiamo anche quando giochiamo a fare gli esotici, scimmiottando (anche se non è sempre questo il fine) le loro danze, le loro musiche, la loro dieta con locali a tema che mi fanno orrore. Per quanto riguarda il modo con cui ci siamo rapportati in passato al continente africano, direi che è inutile tornarci su se non per fini didattici; sarebbe meglio imparare dagli errori del passato per cercare di migliorare il presente. Invece, per quanto riguarda i commenti entusiastici su quei quattro buffoni volati nello spazio, è meglio che rimanga in silenzio (del resto sei già stato esaustivo tu), ma una cosa me la auguro: che possano rimanere lì eterno.

  3. …piazzerei anche io un bel taglio al cosiddetto bel pensare : Coloro che scelgono il male minore, dimenticano molto rapidamente di aver scelto il male. H Arendt

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