Palombelli: bisogna capire cosa sta accadendo in questo paese

Barbara Palombelli replica alle critiche: perché ormai è troppo tardi

Poiché le polemiche che l’hanno investita sono ancora piuttosto vivaci, Barbara Palombelli è tornata sull’argomento “femminicidio” ai microfoni di RTL 102.5, e dopo aver ribadito: “mi sono spiegata male, mi sono scusata ma la domanda di fondo è: quali comportamenti possiamo bloccare prima che la rabbia diventi violenza”, ha aggiunto qualcosa che ovviamente i suoi detrattori ignoreranno:

A livello personale credo che bisogna imparare da tutto, bisogna stare attenti ad usare le parole e questa è stata una mia mancanza. Però bisogna anche imparare a capire cosa sta accadendo in questo paese dove, da un lato si pensa che sia diventato il paese più permissivo del mondo dove tutti possono fare tutto, dall’altro senza chiedere, senza chiarire si montano queste ondate di odio e di indignazione, di insulti”.

È mai possibile che i toni esageratamente aggressivi all’indirizzo della giornalista non suscitino sdegno in chi gode di visibilità? Che fine hanno fatto intellettuali e fini pensatori, giornalisti e filosofi che solo ieri proclamavano la propria estraneità a ogni forma di censura? Di questo passo il politicamente corretto sarà la tomba della verità.

Palombelli: bisogna capire cosa sta accadendo in questo paeseultima modifica: 2021-09-20T18:33:23+02:00da VIOLA_DIMARZO

3 pensieri riguardo “Palombelli: bisogna capire cosa sta accadendo in questo paese”

  1. “Che fine hanno fatto intellettuali e fini pensatori, giornalisti e filosofi”

    Non è che sopravvaluti questo paese? Del resto se davvero ci fossero “intellettuali e fini pensatori, giornalisti e filosofi” di così elevata caratura saremmo in queste condizioni? La scuola, la sanità, la cultura… un comico che fa un partito, un bancario che fa il premier, un generale che fa il ministro vestito da generale, come se un pompiere facesse il ministro vestito da pompiere…

  2. Hai ragione, talvolta la liceale di belle speranze prende il sopravvento; tutta colpa della prof di filosofia che ci portò a credere nella forza del ragionamento, anche dello scontro se necessario. Senza avvertirci che una cosa è la teoria e un’altra la pratica.

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