AFFABULAZIONI

Cinquantesima Giornata mondiale della Terra


   Il 22 aprile sarà celebrata la cinquantesima Giornata mondiale della Terra; nata in conseguenza delle proteste di milioni di americani contro la scarsa attenzione accordata ai temi ambientali - tra l'altro l'America era stata appena sconvolta dal disastro petrolifero di Santa Barbara -, l'Earth Day si diffuse ben presto ovunque. E proprio nel 1970 il presidente Nixon introdusse il Clean Air Act, la legge sulla qualità dell'aria, e istituì l'Environmental Protection Agency, l'agenzia di protezione ambientale. Il 2016 è da considerarsi l'anno di svolta grazie all'accordo di Parigi sul clima da parte di 120 Paesi.

   Kathleen Rogers, presidente dell'Earth Day Network, la rete promotrice dell'appuntamento annuale, si dice convinta che ciascun individuo possa fare la differenza ma che sono i governi a dover essere più incisivi: "Noi abbiamo realizzato una campagna che si chiama Vote Earth. Nel 2020, oltre alle elezioni americane ci sono decine di elezioni in tutto il mondo: alcune hanno avuto risultati negativi, come in Australia, dove è stata riconfermata la destra-negazionista; altre possono fare la differenza. Il clima deve essere uno dei temi centrali di queste elezioni e noi lavoriamo per generare consenso. Le elezioni USA sono importanti perché determineranno la permanenza americana nell'accordo di Parigi. Il dato interessante è che un numero crescente di repubblicani ritiene il clima centrale nella propria decisione di voto".

   Quindi, al grido di: Tutti possiamo fare qualcosa per la Terra, pare giunto davvero il momento di costruire, di comune accordo, un'etica ambientale più consapevole dell'incombente sfida climatica e più in generale della cosiddetta svolta eco. Gli ottimisti pensano che, grazie alla pandemia, molti di noi saranno fautori del cambiamento; io sospendo il giudizio ma per dovere di cronaca devo riportare che in Italia, oltre alle arcinote associazioni Legambiente e Greenpeace, si stanno facendo largo l'Italian Climate Network e nuove generazioni  di ambientalisti che operano in difesa degli ambiti più disparati. Si spera siano più longevi delle farfalle.

Tetsumi Kudo, Portrait Ionesco, 1971, Louisiana Museum of Modern Art