Annabel Yao, figlia di secondo letto del patron di Huawei, Ren Zhengfei, a pieno titolo esponente di spicco della nuova aristocrazia cinese, rilascia qua e là dichiarazioni della cui bontà è meglio dubitare. Ad esempio, quando dice: "ho lavorato duro per coltivare il mio talento, come tutti quelli della mia età", dice una castroneria perché l'ammissione alla prestigiosa Royal Academy of Dance di Londra è stata possibile grazie alle innumerevoli lezioni private ricevute da professionisti del settore, e se ora si fregia d'aver frequentato Harvard, è solo perché prima ha frequentato le migliori scuole cinesi. E ancora, se fresca di laurea è stata messa sotto contratto da una società di talenti di Pechino che l'ha lanciata attraverso una campagna di comunicazione che normalmente non viene riservata a una debuttante, è perché dietro c'è stato lo zampino del padre che si è recato di persona in agenzia per accertarsi che tutto fosse all'altezza del prestigio di cui gode la famiglia. La copertina che Harper's Bazaar le ha dedicato lo scorso gennaio, è stato il coronamento di un'ascesa alla notorietà che ha dell'incredibile.
Diva patinata dei fuerdai, ovvero delle seconde generazioni di miliardari cinesi il cui unico problema consiste in come sperperare le fortune ereditate dai genitori, Annabel tiene a specificare che la sua vera passione è lo spettacolo; non a caso si definisce cantante, ballerina, attrice, differendo in tutto dalla sorella maggiore Meng Wanzhon, figlia della prima moglie di Ren Zhengfei, che invece ha preferito lavorare nell'azienda di famiglia (attualmente è agli arresti domiciliari in Canada per frode finanziaria e violazione delle sanzioni americane contro l'Iran). A proposito del suo primo singolo, Back Fire, stracciato dalla critica, la 23enne figlia di papà ha detto che terrà queste "voci di dubbio come una forza per andare avanti".
E se invece si consacrasse alla riccanza, piuttosto che sgobbare per dimostrare d'essere poco più di una nullità?