Emma Becker, ex prostituta felice si racconta in un libro

Emma Becker: «Ho lavorato in due case: racconto una prostituzione onesta»- Corriere.it

Emma Becker, scrittrice francese, abita col compagno e i figli a Berlino, dove per due anni ha lavorato in una casa di tolleranza. La maison, ora pubblicato in Italia da Longanesi, è un romanzo autobiografico che in Francia ha venduto 80mila copie, con buona pace dei moralisti che non l’hanno apprezzato né per i contenuti (riassumibili in un elogio del bordello) né per la forma (scelte linguistiche troppo poco ortodosse). Per converso i critici maschi si sono detti entusiasti.

Sulle case di tolleranza, Becker opera un distinguo: “Ho lavorato in due case molto diverse. La prima, che ho chiamato Giostra, era triste, le ragazze venivano dall’Est, dubitavo spesso che volessero fare quel lavoro, forse erano state fatte loro delle false promesse. In quel posto  mi sono sentita come una giornalista, non riuscivo a identificarmi con loro. Poi nella seconda, La Casa, era tutto diverso, forse perché non comandavano gli uomini, ma una donna, un’ex prostituta”.

Mentre si racconta, la scrittrice insiste sulla differenza tra fare la prostituta e sentirsi prostituta: “In Francia, come in Italia, abbiamo libri e quadri che descrivono le prostitute in modo romantico e idealizzato. Non vittime, ma donne che avevano il potere su uomini ricchi e potenti perché erano furbe, erano donne! Poi però il giudizio morale sull’industria del sesso è una condanna giudaico-cristiana. Per la mia formazione, io non voglio sentirmi una prostituta, cioè un fazzoletto che gli uomini usano e buttano via. E c’è questo paradosso: si insulta una donna come puttana non perché chiede soldi, ma per dire che è una donna perduta, che non merita considerazione. Quando sono diventata una professionista del sesso ne ero fiera perché sentivo il potere che avevo letto nei libri, ho provato una specie di vendetta verso gli uomini che hanno la tendenza a trattare le donne come prostitute anche se non le pagano. Ecco: prendere uno stipendio per prestazioni che facevo gratuitamente a uomini che non sapevano nemmeno cosa cercassero è un’esperienza di empowerment per me. Sentirmi come una prostituta in quel periodo non era umiliante, non mi faceva sentire meno donna. Mi faceva sentire più donna, un simbolo, per alcune donne”.

Ma è sul concetto di puttana felice che insiste: “Io mi pagavo la libertà di fare quello che mi piaceva, cioè scrivere libri: avevo 25 anni, ero libera, non avevo figli, c’erano giorni in cui pensavo che nessun altro mi avrebbe dato una possibilità migliore. Avevo fatto la cameriera, venduto fiori; questo tipo di lavoro era molto più intrigante: non c’era mai un giorno uguale all’altro, non hai mai lo stesso cliente, non sai mai come sarà la tua giornata e per me questo è stato un periodo molto interessante della mia vita. Per questo ho avuto, potrei dire, l’audacia di parlare di cosa sia una prostituta felice. Certo le ragazze che lo fanno per 10 o 20 anni non credo abbiano la stessa disposizione d’animo”.

Le femministe hanno attaccato duramente La Maison, ma c’era da aspettarselo. Di letteratura non capiscono niente e, fatte salve le antesignane, quelle che sono venute dopo hanno stancato. Una donna come Becker è pienamente cosciente di quello che dice e di quello che fa. Se vogliamo leggere il suo libro, bene; diversamente lasciamola in pace.

Emma Becker, ex prostituta felice si racconta in un libroultima modifica: 2021-10-04T10:18:01+02:00da VIOLA_DIMARZO

43 pensieri riguardo “Emma Becker, ex prostituta felice si racconta in un libro”

  1. Anche cinquanta sfumature di grigio è da considerare letteratura?Diamogli pure il premio nobel..è per le donne che la pensano come lei che la donna è rimasta intrappolata in quel essere piccola che è..quelle che frequento io sono più sincere..dicono che lo fanno per soldi..

  2. Meravigliosa donna. Ma non parli mai contro gli uomini che spesso sono costretti a cercare una di voi perché le proprie mogli non la danno (magari la danno ad altri). Non creda che gli uomini siano felici di incontrare una qualunque di voi. Creda piuttosto che cercano rifugio in emozioni che sono loro negate. Per questo io amo lei e tutte coloro che si rendono volontariamente disponibili per saturare un disagio che con il tempo lascia ferite profonde. Le auguro una vita felice. E mi creda avrei voluto incontrare una donna come lei per averla in moglie ed essere felice. Non è stato così! La ringrazio e leggerò il suo libro.

  3. indiscutibilmente ed inevitabilmente condivisibile il commento di Ettore ; le persone intelligenti e libere non possono che essere applaudite. io pure leggerò il libro che certamente merita attenzione.brava a prescindere cara Emma.

  4. Dal momento che la signora Becker vi ha tanto entusiasmato da indurvi a comprare il suo libro (non lo farete, ma è già una vittoria che abbiate letto e apprezzato le sue dichiarazioni), aggiungo questo: “Facevo perlopiù sesso da matrimonio. Ero sorpresa all’inizio, perché avevo letto i libri del Marchese de Sade, pensavo di incontrare ragazzi con richieste assurde…e invece gli uomini vogliono sesso basico con una donna che non è la loro”.

  5. Chissà perchè le statistiche dicono che gli uomini preferiscono le prostitute trans..che poi sono quelli come gigi e ettore che hanno trovato la moglie sbagliata..già poverini..

  6. Non si direbbe che tu sia felicemente sposato dal momento che alle 12:19 hai dichiarato di frequentare le prostitute; comunque pensa per te, e non dare per scontate realtà che neppure conosci.

  7. mah, sta storia dei trans ha semplicemente stancato, allo stesso modo di chi sostiene che le donne sono inclini al lesbismo… Per il resto, ognuno è libero di fare ciò che vuole, senza ergersi a moralizzatori a corrente alternata.

  8. Io sono separato..sono state proprio le prostitute a dirmi che quasi tutti i clienti sono sposati e padri di famiglia e preferiscono i trans..che poi sono gli stessi che denigrano gli omosessualità..io invece non mi nascondo dietro l’ipocrisia quando sostengo che sono omofobo e xenofobo..

  9. Fai bene a essere sincero, ma omofobia e xenofobia sono tematiche di cui non dovresti andare fiero, e sai perché? perché denunciano pochezza intellettuale e umana. Mettetevelo in testa, voi che vi ostinate a dividere l’umanità in categorie, siamo tutti uguali perché abitiamo sotto lo stesso cielo, e nella maggioranza dei casi ci accomuna pure il fatto d’essere figli di un dio minore.

  10. io sono stato un grande puttaniere e le puttane a parte qualche rara eccezione sono e restano puttane in tutti i sensi, chiedono sempre… se vai piu’ di una volta chiedono regali per loro e la famiglia ,,sono pezzenti la maggior parte di quelle che ho conosciuto, andavo per vizio e comodità perché non riuscivo a stare piu’ di 24 ore senza andare con una donna poi c’era la curiosità della location, ho anche scritto male( nel senso che non sono capace a scrivere) un libro su di loro che ho nel pc una specie di diario che prima di morire vorrei pubblicare, curiosità aneddoti ecc ecc ecc.PS sono anche bugiarde!

  11. La puttana è felice solo perchè ha trovato malgrado tutto un uomo che sicuramente non la ama ma che lo soddisfi a letto come solo una puttana sa fare..praticamente ha anche offeso le donne come a dire che non sono brave a letto..sfido perchè le femministe si sono incazzate..sono loro che hanno fatto anni di lotta e queste le buttano nel cesso

  12. Basta avere i soldi e pubblichi quello che vuoi..oggigiorno tutti scrivono libri..vedi per esempio i vip..comunque deve essere un libro facile da leggere esattamente come cinquanta sfumature di grigio..i libri difficili da capire nessuno li compra tranne chi non legge come me

  13. Che poi non capisco perchè se uno la pensa diversamente è moralista..prostitute poliamorosi che se li chiami scambisti si incazzano pure..

  14. “Mio padre, quando ne abbiamo parlato, non aveva niente contro il sex work in sé, ma credo sia difficile per un padre immaginare la propria figlia così. Il che è già problematico se ci si pensa, perché non è che una figlia appartenga al padre”.

  15. Signora viola forse non mi ha capito..a me va bene che ci sia la prostituzione..ma come disse in una intervista umberto galimberti..se la donna vuole l’uguaglianza deve riscrivere la storia scritta dal uomo e misura d’uomo..hai voglia sai quanti secoli ancora passeranno visto che le donne di oggi ragionano come te

  16. chissà quando avrò piu’ tempo ,chiaramente dovro’ correggerlo cambiare nomi vie città, non è solo un diario di orgasmi ma anche di altro di sentimenti di fragilità di stupidità, la cosa piu’ brutta è innamorarsi di una di loro, sono storie maledette….ci sono confidenze di ragazze venute dal sudamerica violentate dal padre dal fratello o figlie di madre già lavoratrici del settore.PS malgrado i tanti soldi guadagnati ho visto poche ragazze cambiare vita sposarsi fare figli probabilmente anche per loro diventa un vizio come per noi Punter.

  17. Non parlerei di vizio ma di abitudine, e in molti casi non è neppure una questione di scelta, stando a ciò che si legge abitualmente. Comunque l’esperto in materia sei tu.

  18. Come la giri e la rigiri, le donne saranno trattate sempre come un oggetto del desiderio maschile se tutte ragionano come questa. La figlia non apparterrà al padre, ma sfido chiunque a camminare per strada a testa alta sapendo di aver cresciuto una mignotta. Non è moralismo: è senso di pudore.

  19. Ascolta, se tu sei ossessionato dalla morale e da tutto ciò che le gravita intorno, io sono per il vivi e lascia vivere. E il caso Becker, definiamolo così, per me è interessante solo a livello letterario. Giusto chiedersi come abbiano reagito i genitori, ma dal momento che la signora ha pubblicato un libro, è più giusto ancora domandarsi se sappia scrivere o meno.

  20. Anni di battaglie per essere considerate donne e non puttane, poi arriva questa tizia che manda tutta all’aria, insegnando alle nuove generazioni come fare le puttane. Complimenti. Dopo non lamentiamoci se gli uomini ci trattano come tale.

  21. Signora viola per stirpare la prostituzione illegale bisogna anche eliminare quella legale..poi uno del proprio corpo fa quello che vuole ma senza percepire denaro altrimenti l’uomo continuerà a considerare la donna un oggetto..e non dimentichi che la prostituzione fu volutamente voluta dal uomo per soddisfare i bisogni sessuali dei soldati

  22. Spealling il problema è che la donna vuole la parità ma si comporta essattamente come l’uomo..gli uomini quando c’è di mezzo il denaro non c’è ragione che tenga..io a questa solidarietà tra donne non ho mai creduto

  23. Non capisco se vai con tutti per soldi sei una puttana ,,,,,,,, e sei vai con tutti perchè ti piace e per ricevere favori personali come si chiama …………………………………………..

  24. La massa usa per tutti i casi lo stesso sostantivo, ma un distinguo andrebbe fatto per chi semplicemente gode dei piaceri del sesso. “Gaudente” mi sembra un buon compromesso.

  25. In tutto questo,pare che si sia ignorata la distinzione e la valenza tra “spirito” e ” corpo ” di cui non si può prescindere,quando queste due parti che costituiscono il vivente, stanno in armonia,non osta il parere o il giudizio di altro,il trascendente e l’immanente coesistono nello stesso soggetto completando la spirale dell’andamento della natura.

  26. Ma tutto sto casino per una questione come la prostituzione?
    C’è sempre stata e sempre ci sarà!

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).