AFFABULAZIONI

Le Figaro: Napoli è il terzo mondo d'Europa


Le Figaro ha dedicato un reportage alla città partenopea sottolineandone le virtù (poche) ma soprattutto i difetti. Si legge: "Mentre tutte le città d’Europa si trasformano, Napoli resta arroccata ai suoi cliché, che sono anche il suo fascino.(...)Noi abbiamo scelto di raccontare Napoli perché è una città di riferimento per tanti francesi che ci vivono e la scelgono per i propri viaggi. È una vera città del Sud, ricca di problemi, di contraddizioni, affogata dai debiti e dal problema della Camorra".

L'articolo, di cui riporto solo uno stralcio, non è piaciuto ai napoletani né all'italiano medio, e neppure a due mostri sacri del nostro cinema, Toni Servillo e Paolo Sorrentino, che sono intervenuti sulla querelle durante la conferenza stampa di presentazione del film È stata la mano di Dio. L'attore ha commentato con: "Non saprei vivere da nessun'altra parte. Amo profondamente questo terzo mondo", mentre il regista ha concesso un laconico: "Mi sembra che Napoli se la cavi bene da molto tempo".

Ora, a conti fatti, siamo proprio certi che Valérie Segond, autrice del servizio, abbia scritto castronerie? I problemi di Napoli sono sotto gli occhi di tutti, anche se come scrisse Goethe: "Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: la riva, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate… Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere i sensi!”.