I ladri di immagini intime possono essere fermati (e anche i sedicenti ginecologi)

We Need To Make Non-Consensual Deepfake Porn Illegal - Restless Network

Il felice acronimo NCP (Non Consensual Pornography) ingloba non solo il cosiddetto Revenge Porn ma anche la galassia di soprusi legati alla diffusione di immagini private, carpite nei camerini dei negozi o estratte da pc e telefonini rubati. Le vittime sono quasi sempre donne che ora possono contare sull’aiuto dell’associazione PermessoNegato, per ottenere giustizia almeno sul piano legale. Ma, come spiega il presidente Matteo Flora, “il grado di riuscita dell’operazione dipende dalle piattaforme e dal fatto che la condivisione del materiale sia o meno già diventata virale. Google, Microsoft e Facebook, ad esempio, hanno tolleranza zero verso questi fenomeni e intervengono con un tempo di risposta tra le 24 e le 72 ore. Per nulla scontate, invece, le segnalazioni rivolte a Twitter e a molti siti pornografici online“. In cifre si parla di 990mila utenti che su Telegram condividono pornografia non consensuale, e di un aumento di materiale con protagonisti i minori pari a un +525%. Esiste tuttavia uno strumento in grado di “prevenire”, per ora attivo solo su Facebook e Instagram, ed è il “programma pilota sulle immagini intime condivise senza autorizzazione”. Va da sé che la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti costituisce reato, ma poiché l’iter per ottenere giustizia è troppo macchinoso, basterebbe approcciarsi a certi scambi con molta cautela, magari facendosi riprogrammare il cervello qualora si abbia consapevolezza d’essere dipendenti dalla sovraesposizione.

P.S. È di due settimane fa la notizia di un sedicente ginecologo che faceva i controlli sulle pazienti – molto giovani e in alcuni casi minorenni – in video chiamata, e ovviamente le incaute lo hanno assecondato. Ma è possibile che in un mondo iper connesso alla rete, dove ogni argomento viene sviscerato sin nel dettaglio, a trionfare sia ancora l’ingenuità? O dobbiamo ammettere una volta per tutte che ragazzi e ragazze navigano esclusivamente per seguire gli influencer e per la pornografia?

I ladri di immagini intime possono essere fermati (e anche i sedicenti ginecologi)ultima modifica: 2021-11-24T09:42:20+01:00da VIOLA_DIMARZO

4 pensieri riguardo “I ladri di immagini intime possono essere fermati (e anche i sedicenti ginecologi)”

  1. A Bari addirittura un ginecologo chiedeva prestazioni sessuali dicendo alle pazienti che se facevano sesso con lui non si ammalavano di cancro..posso capire le donne che si rivolgono a santoni e poi le viene fatto il lavaggio del cervello..ma queste boh

  2. Esistono anche persone che con binocoli a infrarossi… di uso spionaggio guardano dall’esterno vicini o da lontano nei muri di appartamenti osservando le persone all’interno… la lascio immaginare…

  3. La miglior difesa e’ rendersi conto che il privato e’ privato e tale e’ bene rimanga. Fatte salve le immagini rubate,pare che la piu’ parte delle immagini illegalmente in circolazione provenga da riprese a suo tempo incautamente ”autorizzate”.

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