La vicenda della professoressa cinquantenne originaria del varesotto – ora oggetto di indagini preliminari perché non laureata – non dovrebbe sorprendere più di tanto, giacché si può essere ottimi insegnanti senza aver conseguito il titolo accademico. È un luogo comune quello che vede nel laureato una persona sicuramente preparata: se è vero che l’esperienza aiuta, e dunque anche il più asino tra i professori col tempo migliora, è anche vero che chi la laurea la ottiene grazie alle raccomandazioni o accumulando esami col minimo sindacale, tutto quello che avrà da offrire è l’abc della materia che pretende di insegnare. Ora, la signora in questione dovrà pagare per il reato di truffa e atto falso, ma non meravigliamoci se gli studenti la rimpiangeranno, perché come dicono i suoi stessi colleghi “era brava e in gamba”. Comunque, al riparo da speculazioni temerarie in un senso o nell’altro, l’augurio migliore che possiamo fare a uno studente è che un giorno possa convenire con queste parole:
“Ho voluto bene ad alcuni miei maestri, mi sono stati cari quei rapporti stranamente intimi e stranamente evasivi che si stabiliscono tra insegnante e alunno, e le Sirene che cantano in fondo a una voce chioccia quando vi rivela per la prima volta un capolavoro o vi palesa un’idea nuova: il più grande seduttore, in fin dei conti, non è Alcibiade, è Socrate“.
Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano
Entrare nel merito significherebbe fare il tifo per l’insegnante in questione. Ma piu’ in generale la omologazione del sapere agli standard definiti (diplomi e lauree per primi) e’ stato concomitante con l’abbassamento della effettiva preparazione, anche specializzata richiesta ed offerta . Il sapere non e’ conoscenza, ne e’ il limite .
“Il sapere non e’ conoscenza, ne e’ il limite”. Su questo punto dissento (a qualcosa serve “sapere”) anche se, a voler essere fiscali, il sapiente è un’astrazione, e quindi “so di non sapere” è tutto quello che so 🙂
Naaahh , il sapere catalogato e’ il tetto contro cui va a sbattere la sete di conoscenza (chiamala curiosita’) della quasi totalita’ delle persone. Il ‘limite delle possibilita’ ‘ non e’ certificabile , esce da ogni schema definito, ‘checchenedicano’ scientismo e tecnicismo i padroni dell’odierno sapere (in progresso sempre piu’ infinitesimale) ma non della conoscenza. Buona giornata