AFFABULAZIONI

Il coming out di 23 suore e la lettera di ringraziamento di papa Francesco


Ventitré suore cattoliche lesbiche hanno raccontato il proprio percorso nel libro Love Tenderly. Sacred Stories of Lesbian and Queer Religious, pubblicato dal gruppo cattolico statunitense Lgbtq+ New Ways Ministry, fondato da Robert Nugent e suor Jeannine Gramick. Ed è a quest'ultima che il mese scorso papa Francesco ha inviato una lettera di ringraziamento che in qualche modo cancella il divieto a continuare la sua attività, come volle il papa emerito Benedetto XVI quando era prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede.

Stando alle testimonianze di tante suore, fare coming out è importante perché essere riconosciute come lesbiche dona quel senso di pacificazione indispensabile per potersi rapportare più serenamente con la comunità d'appartenenza. Ora, benché la Chiesa cattolica dica di accettare l'omosessualità purché vissuta castamente, nelle congregazioni femminili non c'è alcun divieto esplicito, tutto dipende dall'apertura mentale della superiora, deriva ipocrita che fa il paio con il divieto di accettare ragazzi dichiaratamente gay in seminario. In Italia non ci sono gruppi di supporto per religiosi omosessuali che fanno coming out, essendo il Vaticano sinistramente incombente. Ma il problema resta, e la Chiesa è chiamata ad affrontare la questione sessuale dei consacrati le cui mele merce non rendono un buon servizio quando si trastullano con i minori.