Le corna bianche (e gli amori di Libero)

La guida di Esquire al tradimento

Le corna imperdonabili e vili sono le corna bianche, non consumate. Quando ti dicono Ma non c’è stato niente! C’è stato tutto. Più che se vi foste avvinghiati. Posso accettare come rivali donne uomini trans, ma un fantasma no! Quello entra dappertutto e manco te ne accorgi, è lì, sempre. Oggi c’è questa comodità, che si fa tutto in assenza. Quello che chiamiamo sesso telematico è eliminazione del partner, ridotto a pretesto per un atto solitario. Non è unione, è esclusione. Onanismo industriale, affare incalcolabile per le multinazionali della comunicazione. Si fa da casa, studiando le luci favorevoli. Non è più un atto sessuale, è una fiction, il letto diventa un set, l’altro non è più una persona ma un fantasma da evocare con un click, una funzione del solipsismo”.

Barbara Alberti

Ineguagliabile Barbara Alberti, come darle torto? Però gli amori virtuali che sfociano in qualcosa di reale esistono. Anche qui su Libero ce ne sono stati. E chissà se qualcuno tra quelli non sia stato benedetto dai fiori d’arancio.

Le corna bianche (e gli amori di Libero)ultima modifica: 2022-02-10T12:49:01+01:00da VIOLA_DIMARZO

10 pensieri riguardo “Le corna bianche (e gli amori di Libero)”

  1. Per una volta tanto sono d’accordo con te. Le chat sono già una forma di tradimento. Lo ha stabilito la Cassazione. Sono poche le storie sui social che si concludono con i fiori d’arancio. Il resto sono solo corna che vanno e vengono. Come dice una mia amica: le corna sono la pace delle famiglie. Amen.

  2. Si rischia di processare le intenzioni, atto oramai in uso da tento a dire il vero.
    Una volta la scappatella era tradire, l’atto puro è semplice.
    Adesso cosa lo è?

  3. Bello come sempre lo sfoggio che fa l’Alberti del suo dizionario. A parte questo però, anche lei si unisce alla crociata no-rete ovvero si accoda a quelli che continuano a fare della rete una fogna nella quale anch’essi non disdegnano di sguazzarci piccandosi, però, di farne oggetto di moralismo dimenticando accuratamente però che, in termini negativi o per dirla tutta, di violenza e vigliaccheria, il reale può dare lezioni al virtuale come pochi. Nel dualismo virtuale/realtà di sicuro le corna “reali” sono proprio quelle che sputtanano quegli “amori” che di reale, avendo solo le corna, in effetti erano “amori virtuali”. Certo che per quegli intellettuali che nel “reale” nessuno se li caga più, la rete è diventata una bella valvola di sfogo.

  4. Per quello che ne so io Alberti non è “social”, e rivendica ogni volta che può lo status di vecchia di cui, da persona intelligente qual è, non si vergogna. Detto questo, non si va ripetendo da anni che il virtuale è lo specchio della realtà? e di conseguenza quel “in termini negativi o per dirla tutta, di violenza e vigliaccheria, il reale può dare lezioni al virtuale come pochi”, mi sembra un po’ azzardato, ovviamente con i distinguo del caso. Invece mi trovi concorde quando dici: le corna “reali” sono proprio quelle che sputtanano quegli “amori” che di reale, avendo solo le corna, in effetti erano “amori virtuali”.

  5. Se partiamo dal presupposto che l’amore romantico e’ un cortocircuito cerebrale direi che il virtuale e’ la sua collocazione ideale, un amore che risulta in un fake elevato al quadrato. Per passare all’atto procreativo si puo’ far tutto via amazon.
    PS ma io dico quegli amori in cui a tempo debito la costringi contro un muro e le strappi la gonna e lei dice si- esistono ancora – sono mai esistiti -oppure sono argomenti da procura della repubblica? Buona giornata

  6. Per fortuna esistono ancora, ma ti ricordi quanto ne abbiamo parlato, io te e altri, senza che tra le nostre “lingue sciolte” si inserisse la protervia del politicamente corretto?

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