AFFABULAZIONI

Adele: "Amo essere un'artista donna"


Ha suscitato un certo clamore la dichiarazione di Adele che premiata ai Brit Awards 2022 ha detto: "Capisco perché il nome di questo premio sia stato cambiato in Artista dell'anno, ma io amo essere una donna, un'artista donna. Sono fiera di noi, lo sono davvero". Ora, da dove nasce questo inciampo lessicale e semantico, poco riguardoso della fluidità di genere? è presto detto: nella scorsa edizione la pop star non binaria Sam Smith è stata esclusa perché non si è trovato un modo per incasellarla, per cui quest'anno gli organizzatori hanno giocato d'anticipo, optando per un neutro "artista dell'anno". È finita che Adele, qualche sera dopo, nel corso di una festa LGBT+, ha dovuto specificare che usando il sostantivo donne ha inteso dire "persone che si identificano come donne".

Non ci siamo. Vanno bene tutte le rivendicazioni a difesa delle cosiddette minoranze che non si riconoscono in una categoria maschile o femminile, ma chi al contrario sa da che parte stare, deve poterlo dire a chiare lettere. Quindi, in questo caso, viva Adele, viva le donne!