Le Pen o Macron? E lo sventurato non rispose

Missione sanitaria russa, Giuseppe Conte: "Io posso aver commesso errori come presidente del Consiglio ma se c'è una cosa che ho sempre perseguito in tutte le sedi é l'interesse nazionale. E' un'infamità

Senza tanti giri di parole: è stato uno spettacolo horror, avesse avuto almeno un accento fantascientifico, lo si sarebbe detto quasi sensato. I fatti. Ieri sera, ospite della puntata di Otto e mezzo che aveva come focus il Russiagate, Giuseppe Conte con gli occhietti strabuzzati dai goffi tentativi d’apparire malizioso e dall’ansia derivante dalle domande di Lilly Gruber e dei suoi ospiti, ha provato ad arrampicarsi sugli specchi fino alla domanda fatale postagli dalla bravissima Monica Guerzoni, in merito alla cena organizzata in esterna tra l’ex capo del Dis Gennaro Vecchione e l’ex segretario alla Giustizia:

Ma scusi, lei ha mantenuto la delega ai servizi quando era premier, come faceva a non sapere di quella cena?

E Conte, serafico:

Io non sono mai stato informato su colazioni, pranzi e cene dei membri dell’intelligence. Come faccio a provare che non è stato spionaggio senza elementi di criticità?

Ma gli elementi di criticità ci sono“, ha replicato spazientita la giornalista”. Gelo in studio.

Tuttavia il meglio doveva ancora venire, e non s’è fatto più attendere quando ha dato voce all’inefficienza politica dell’ex premier. Gruber chiede:

Più Le Pen che Macron, il M5S con chi sta?“.

Rappresento un partito politico italiano, non posso dare indicazioni di voto“, ha risposto il nostro eroe con l’aria di aver detto una genialata.

“No, delusione profonda”, la chiosa di Massimo Giannini.

A seguire l’immancabile editoriale di Paolo Pagliaro, l’unico modo dignitoso per calare il sipario su uno spettacolo da dimenticare.

Dai curricula di Conte:

Avvocato civilista patrocinante in Cassazione, laureato in giurisprudenza presso l’università “La Sapienza” di Roma

Borsista presso il CNR.

Ha insegnato in università come quelle di Sassari, di Malta e di Roma Tre, prima di diventare docente di diritto privato presso l’università di Firenze e l’università “Luiss” di Roma.

Nel 2012 è stato nominato dalla Banca d’Italia componente dell’Arbitro Bancario Finanziario.

Membro del Comitato scientifico della Fondazione Italiana del Notariato e di numerose associazioni scientifiche, italiane e internazionali.

Nel 2018 è stato incaricato dal presidente della Repubblica S. Mattarella di formare un nuovo governo, incarico che C. ha accettato con riserva, mandato che ha rimesso il 27 maggio. Il 31 maggio gli è stato conferito un secondo mandato, accettato senza riserva.

Il 1° giugno ha assunto l’incarico di primo ministro, dando così vita al primo governo della storia repubblicana giallo-verde.

Dal 30 dicembre 2019 al 10 gennaio 2020 ha assunto ad interim la carica di ministro per l’Istruzione, l’università e la ricerca.

Presidente del Movimento 5stelle.

A questo punto, è lecito oppure no pretendere una risposta da un uomo che ha ricoperto incarichi tanto prestigiosi?

Le Pen o Macron? E lo sventurato non risposeultima modifica: 2022-04-21T10:59:57+02:00da VIOLA_DIMARZO

15 pensieri riguardo “Le Pen o Macron? E lo sventurato non rispose”

  1. Non comprendo perchè si debba a tutti i costi crocifiggere CONTE, persona colta, preparata e – cosa che non guasta – PERBENE. E’ proprio vero che agli Italiani piacciono gli ignoranti e i mascalzoni, come RENZI.

  2. Troppo severa Viola , o troppe aspettative? Non puoi cavare sangue da una rapa. Credo che da Giuseppi Conte non si possa ottenere quello che non ha,p repazione, cultura, leadership ? il Signor Bruno deve vedere con occhi deformati dall’amore per la cipria ed i belletti . A me il suo porsi monocorde ricorda piuttosto il pallore esangue del consigliere Grima WormTongue in The Lord of The Rings e le sue parole……piu’ niente , non lo ascolto , lo ho fortunatamente levato dal mio orizzonte e non lo ho visto in tv. Buona serata .

  3. Cara Viola, consentimi una rentrée per una coda a quanto hai già sagacemente risposto.
    Trovo queste reiterate “lacune informative” – chiamiamole così – di Conte piuttosto bizzarre, posto che da giurista si è sempre vantato di controllare anche le virgole. Quanto alla piena irreprensibilità di tutto il suo operato, avrei qualche dubbio sul fatto che sia pari alla sua capacità di maneggiare la lingua italiana.
    Mi è rimasta impressa in particolare l’approvazione di una norma, passata 2 anni fa nelle pieghe del decreto legge rilancio. Evito di tediare chi legge dilungandomi nei tecnicismi del caso, nondimeno la norma in parola costituì de facto un provvedimento “ad personam”, poiché si sostanziò in un poderoso colpo di spugna sugli illeciti del facoltoso papà della sua fidanzata Olivia, peraltro senza che ad altri soggetti potenzialmente beneficiari fu concesso di fruirne. All’epoca il generoso Dario Franceschini volle fare da parafulmine, intestandosene la paternità e sostenendo che Conte ne ignorasse l’esistenza. Singolare, per un giurista che controlla anche le virgole dei testi da approvare. A volerla recitare in modo andreottiano, si direbbe: “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. Volendolo esprimere in modo leggero, sperando che piaccia l’eufemismo, si potrebbe dire che “il caso è opinabile”…

  4. Non mi diverte mai vedere una persona in difficolta’. Anche se si tratta(sse) di un uomo per cui nutro disistima o perfino disprezzo. Formo il mio giudizio sulla persona molto prima di trovarla ‘in castagna’ , dalle espressioni , mancanze , quasi dal sapore di cio’ che dice od omette , e sbaglio poco, anche se in un caso ho sbagliato di molto , ma ero giovane 🙂 Ri Buona serata. Buonasera Signor Antonio, commento garbato e pungente che apprezzo. P

  5. Panfilo che fai, mi diventi buonista? massimo rispetto per le persone in difficoltà, ma non per chi, nella posizione di Conte, gioca a fare il furbo. Se fai il politico, devi avere il coraggio di esporti, dunque, vuoi dire che simpatizzi per Le Pen? dillo, punto. 🙂

  6. Ho notato che due miei commenti non sono stati pubblicati. Forse perchè erano troppo pro CONTE. Che bella democrazia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Forse avrei dovuto dare man forte alla GRUBER, pur se non mi piace affatto!!!!!!!

  7. Uno spende una vita a fare il bastian contrario per essere poi sorpassato a destra e beccarsi del buonista a proposito di un polipo. Mah 🙂

  8. Bruno, frena il disappunto, nessuna censura, i tuoi commenti non sono pervenuti. Per la cronaca, censuro solo i commenti offensivi tra utenti, o quelli che implicherebbero una denuncia. Sussiste ancora il problema della moderazione voluta dal sistema, per cui capiterà che non vedrai in tempo reale i tuoi commenti che, ti assicuro, leggo sempre con piacere.

  9. Infatti la mia era pura provocazione, ti conosco troppo bene per darti del buonista :)) e poi, per una volta che hai voluto essere politicamente corretto, che diamine, ti do pure addosso…

  10. Gruber non piace neppure a me, ma il modo in cui ha sprimacciato Conte (non ne facciamo un dramma, del resto se lo fa ripetutamente con Salvini non vedo perché non possa farlo con altri) merita una lode.

  11. Nei commenti non pervenuti dicevo di non ricordare il provvedimento ad personam menzionato da Anonimo nel suo commento ma di ricordare, invece, molto bene l’ovazione tributata dai dipendenti a CONTE quando lasciò palazzo Chigi, ovazione mai tributata prima ad alcun premier e questo fatto inconsueto è ovviamente indice di amore rispetto e stima per CONTE. Dicevo anche di non avere compreso il riferimento incredibile a cipria e belletti menzionati nel suo commento dal sig, Panfilo. Spero che non vada perduto anche questo commento.

  12. Non ho dettagliato più di tanto perché avrei occupato davvero troppo spazio, Bruno. Ma se l’argomento ti interessa, basta digitare “legge salva suocero di Conte”; viene fuori un bel po’ di materiale. Buona lettura.

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