Il dolore attiene alla sfera intima, non a quella social

Mai fidarsi di chi sbandiera il dolore, di chi ha sempre una lacrima a portata di mano. Per cui bene ha fatto Selvaggia Lucarelli a stigmatizzare l’ormai noto audio di Fedez, mentre si confronta con uno psicologo dopo aver scoperto di avere un tumore. Scrive:

Registrarsi e postare la propria seduta di psicoterapia non è normalizzare la psicoterapia. Bisogna smettere di utilizzare il verbo ‘normalizzare’ per camuffare le più svariate forme di narcisismo/esibizionismo/incapacità patologica di conservare una sfera privata“. E ancora: “Poi un giorno parleremo anche di quanto possa essere un percorso autentico ed efficace la psicoterapia fatta a favore di microfono e/o telecamere, prevedendo/sapendo che quello che dirai sarà ascoltato o visto da milioni di persone. Se questo è fare un serio percorso terapeutico io sono Joe Biden“.

Ora, capisco che l’understatement incontra da sempre il favore di pochi, e che essere social è la ragione di vita di chiunque – anche di chi farebbe meglio a scomparire -, ma il dolore esibito a distanza di tempo dalla causa scatenante è egocentrismo sfacciato. Amen.

Selvaggia Lucarelli replica agli audio pubblicati da Fedez

 

 

Il dolore attiene alla sfera intima, non a quella socialultima modifica: 2022-06-15T17:40:31+02:00da VIOLA_DIMARZO

5 pensieri riguardo “Il dolore attiene alla sfera intima, non a quella social”

  1. Buongiorno, gentile Viola, ti chiedo se ti e’ possibile di cancellare il commento di cui sopra , che non rispecchia il senso del mio pensiero, mi pare ingeneroso lasciare opinioni su qualcuno che qualche problema deve comunque averlo, e magari serio. Credo che la compassione debba prevalere sempre. Rimango d’accordo con quanto scrivi riguardo alla ‘privatezza’ del dolore.
    Grazie Panfilo

  2. Ma infatti nessuno nega a Fedez l’enormità del problema, e tanto meno io che ci sono passata e da anni mi ritrovo con una spada di Damocle che mi penzola sulla testa, ma dare in pasto a una platea vastissima, di cui gode anche grazie alla moglie, è qualcosa che non riesco a digerire. Mi pare quasi che non abbia rispetto del suo stesso dolore, del confronto pressoché quotidiano col pensiero della morte.

  3. Grazie, in effetti siamo davanti a persone che sembrano fare della ”pubblicita’ social’ la sola ed unica ragione e mezzo di vita. Volendo essere magnanimo direi che non capisco loro ed ancora meno capisco i loro follower. Buona giornata.
    Panfilo

  4. E sulle ali di Pindaro aggiungerei che è la deificazione di soggetti che valgono poco o nulla (in realtà non si dovrebbe deificare neppure chi vale) uno dei grandi problemi della nostra società tenendo conto delle derive ad esso connesse, e non la trasferta spagnola di Meloni che tanto ha spaventato certi “politici” e per cosa poi? Non ha fatto altro che ribadire quello che va ripetendo da anni, solo ha usato un tono della voce perentorio. Si dovrebbe temere invece quello che ci aspetta a breve, ma che da bravi italiani facciamo finta di non vedere, anche perché per noi l’estate è la panacea di tutti i mali.

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