AFFABULAZIONI

Il dolore attiene alla sfera intima, non a quella social


Mai fidarsi di chi sbandiera il dolore, di chi ha sempre una lacrima a portata di mano. Per cui bene ha fatto Selvaggia Lucarelli a stigmatizzare l'ormai noto audio di Fedez, mentre si confronta con uno psicologo dopo aver scoperto di avere un tumore. Scrive:

"Registrarsi e postare la propria seduta di psicoterapia non è normalizzare la psicoterapia. Bisogna smettere di utilizzare il verbo ‘normalizzare’ per camuffare le più svariate forme di narcisismo/esibizionismo/incapacità patologica di conservare una sfera privata". E ancora: "Poi un giorno parleremo anche di quanto possa essere un percorso autentico ed efficace la psicoterapia fatta a favore di microfono e/o telecamere, prevedendo/sapendo che quello che dirai sarà ascoltato o visto da milioni di persone. Se questo è fare un serio percorso terapeutico io sono Joe Biden".

Ora, capisco che l'understatement incontra da sempre il favore di pochi, e che essere social è la ragione di vita di chiunque - anche di chi farebbe meglio a scomparire -, ma il dolore esibito a distanza di tempo dalla causa scatenante è egocentrismo sfacciato. Amen.