AFFABULAZIONI

Paul Haggis e l'isteria femminile


Mentre Paul Haggis resta ai domiciliari in quel di Ostuni (e diciamo pure che gli è andata di lusso perché se vorrà meditare sul presunto misfatto, magari affacciato a una finestra, godrà di panorami bellissimi), comincio a credere che le femmine hanno perso il senso della misura. Ogni esponente del gentil sesso (non si può più dire ma me ne frego) impara presto che ci sono maschi accorti e maschi rudi per cui non tutti, investiti dalla foga sessuale, chiedono: posso? ti piacerebbe se...? ti sto facendo male? Anzi. La cosiddetta chimica li porta a comportarsi come animali e spesso la partner non se ne lamenta. Ora, non so perché ma questa donna misteriosa mi appare poco credibile, innanzitutto perché nella struttura che li ospitava nessuno si è accorto delle violenze che si sono consumate nell'arco di tre giorni, e inoltre stona quel biglietto così romantico a firma della stessa che recita:

"Caro Paul, grazie per il tuo invito improvviso, ho apprezzato la tua gentilezza ed ospitalità ad Ostuni, ho amato l’arte. Ho passato del tempo meraviglioso in tua compagnia, mi manca il tuo toccarmi e le tue carezze, speriamo di vederci prossimamente in Francia o a Londra o alle Mauritius… L’uccello della felicità si posa sulla spalla di chi sa attendere".

Sempre la parte offesa ha chiarito che alcune righe esprimono un rimprovero per Haggis. Peccato che, dopo un'attenta analisi, io queste righe accusatorie non le abbia rilevate.

(Di tanto in tanto, sulla scia di vicende simili, provo a ricapitolare le volte in cui mi sono sentita violata, ma riemergono pure le volte in cui sono stata una str**za. E lascio perdere).