Non è di Briatore la pizza più cara

Una pizza cilentana da oltre 8000 dollari la pizza più cara al mondo

Con buona pace della crisi economica, il cafonal (copyright Roberto D’Agostino) resta l’aspirazione massima di coloro che al posto del cervello si ritrovano smagliature di sinapsi le quali, per una continua concatenazione di accidenti, vengono intrappolate in una sorta di inerzia vegetativa, vita natural durante. Non me ne vogliano i poveracci che hanno gridato allo scandalo per la Margherita di Flavio Briatore che costa 15 euro, ma va detto loro che, se proprio vogliono indignarsi, devono farlo all’indirizzo dello chef cilentano Renato Viola, ideatore della pizza Luigi XIII del valore, in questo caso non si può parlare di prezzo, di 8.300 euro. La buona notizia è che la pasta lievitata per 72 ore, condita con il sale di Murray River e tre diversi tipi di caviale (Oscietra Royal Prestige, Kaspia Oscietra Royal e Beluga Kaspia), oltre a gamberoni rossi di Acciaroli, aragosta di Palinuro, cicala del Mediterraneo e, dulcis in fundo, gocce di cognac Luigi XIII Remy Martin, soddisfa l’appetito di due persone. Inoltre è Renato Viola in persona, accompagnato da un sommelier e da un altro chef, a raggiungere il cliente al proprio domicilio.

Spesso mi chiedo: ma se rinascessi ricca, l’idiozia mi sarebbe connaturata o verrebbe col tempo? Non lo saprò mai, ma ai ricconi di cui sopra dedico volentieri questi versi di Kipling:

Ciò che è guasto alla nascita il tempo non emenda,

né acqua d’amara fonte può render chiaro.

Non è di Briatore la pizza più caraultima modifica: 2022-06-24T14:04:52+02:00da VIOLA_DIMARZO

5 pensieri riguardo “Non è di Briatore la pizza più cara”

  1. Polemiche inutili fatte solo per pubblicità. Briatore non capisce niente di pizza e a Napoli non tutte le pizzerie sono economiche, dipende anche dalla location. La pizza del signore sopra è chiaramente alla portata di pochi, ma resta sempre il fatto che ognuno è libero di decidere in che pizzeria andare. Basta dare un’occhiata a prezzi e scegliere quella più costosa o quella più economica. Il resto sono solo chiacchiere strumentalizzate.

  2. In questo caso non capisco quale sia la strumentalizzazione…pallottoliere alla mano una pizza di 8.300 euro non ha ragion d’essere, e per contro è lampante la stupidità di chi non sa cosa farsene dei soldi. Come vedi c’è molto su cui riflettere, a meno che non si sia raggiunto il distacco totale da tutto e da tutti. (ma sono d’accordo con te sul fatto che la pizza varia di prezzo in base alle location, ed è giusto che sia così).

  3. 8.300 è il listino 2020,pre pandemia. Adesso un cretino che volesse vedere la faccia del pizzaiolo d oro dovrebbe sborsare più soldi, ma dubito che offrire una pizza del genere alla smorfiosa di turno porti vantaggi, meglio regalarle direttamente una utilitaria o se foste in compagnia un appartamento. Costa meno e fa più figo.

  4. Io al prezzo di 8.300 euro lo imboccherei personamente, gli pulirei le labbrucce e gli farei fare anche il rutino.
    Di pazzi in giro ve ne sono con altrettanti .o….ni con le tasche straripanti di denaro.

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