Calderoli: dopo il tumore mi sono avvicinato a Dio

Roberto Calderoli | notizie e ultime news su Adnkronos - Adnkronos.com

Acclarato che va di moda dichiarare di avere – o di avere avuto – un tumore, poteva un personaggio massmediatico come Roberto Calderoli esimersi dal confessare di esserci passato pure lui? Ovviamente no. Nell’intervista di Cesare Zapperi racconta che il suo dramma, datato 2012, gli ha regalato la fede in Dio e già questo, malgrado tutto, non è poco perché la suggestione che ti arriva dalla fede è un ottimo esorcismo per combattere i demoni. Ma al di là del discorso sulla malattia, il Nostro si dice pentito di due cose: aver dato dell’orango all’ex ministra Kyenge e aver indossato la maglietta anti-islam. Per converso, è orgoglioso di aver fatto cadere il governo Prodi-D’Alema e di essere stato il padre del Porcellum. Nella sua totalità, che qui non riporto, un consuntivo niente male per il leghista che vede in Umberto Bossi un genio e un Padre della Patria.

P.S. La cosa più intelligente fatta da Calderoli è stata quella staccare un assegno con tutti i suoi risparmi  e darlo alla moglie. Quante fàide famigliari si eviterebbero se tutti agissero allo stesso modo sapendo di dover affrontare un percorso dal probabile esito infausto.

Calderoli: dopo il tumore mi sono avvicinato a Dioultima modifica: 2022-06-27T16:22:08+02:00da VIOLA_DIMARZO

8 pensieri riguardo “Calderoli: dopo il tumore mi sono avvicinato a Dio”

  1. Un personaggio politico sgradito ai piu’ per l’atteggiamento volgare e talvolta rissoso. Poi il beneficio di inventario non si nega a nessuno, avvicinamento alla religione compreso, fa specie come si diceva qualche post addietro come alcune persone vogliano rendere pubblico notizie e percorsi che io vedo piu’ appartenere al privato se non alla intimita’, dolore per primo. Sulle valutazioni socio-politiche prudentemente mi astengo Buona giornata

  2. Premettendo che non credo nelle svolte “francescane”, soprattutto quando sbandierate con dovizia di particolari (mezz’ora di preghiere al giorno, a messa due/tre volte a settimana), resto convinta che sotto certi aspetti il nostro eroe non sia cambiato… non basta battersi il petto per dimostrare di essersi pentiti ecc. Tuttavia mi corre l’obbligo del beneficio del dubbio, perché l’idea di doversi confrontare con una fine imminente può riattivare aree del cervello dormienti. Sempre che le stesse siano presenti.
    P.S. Sei diventato così prudente che non ti riconosco più.

  3. Le persone non cambiano,casomai si smussano certi spigoli ma non tutti. Per il prudente seguo un antico suggerimento che impone di non infervorarsi mai su argomenti come sesso politica e religione. E no non ho alcuna simpatia per il nostro ed i suoi truci compari. …..sesso politica religione….:)

Rispondi a P Annulla risposta

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).