I genitori più avveduti insegnano alla prole a stare alla larga dalle ossessioni perché, quantunque facciano rima con passioni, da queste si differenziano non essendo in grado di trasmettere quel piacere incommensurabile che deriva da un qualcosa che dà senso alla vita. Le ossessioni abitano il buio dell'irrazionalità e fanno presto ad imparentarsi con la follia che sostanzialmente, nella sua accezione negativa, è quell'assenza di senso che può spingersi fino a riconfigurare il mondo secondo criteri che esulano dal comune sentire. Non a caso, e sulla scorta di esperienze talvolta precoci, si ravvisa nel folle un individuo incapace di riconoscersi perfino nelle regole più elementari della ragione. Dovrò ricordarmene la prossima volta che tornerò a misurarmi con un malato psichiatrico.