AFFABULAZIONI

Ius Scholae, se li ignori non esistono


Leggendo dell'ennesima diatriba a proposito dello Ius Scholae, mi è tornato in mente un articolo di Franco Marcoaldi che, recensendo un saggio di Günter Anders del 1962, conclude:

E qui arriva il colpo di genio di Anders: un essere, ci ricorda, è tale soltanto se qualcuno lo chiama in causa, se si preoccupa di lui. "Diversamente dal cartesiano cogito ergo sum, la prova dell'esistenza valida, di fatto, nella vita, dovrebbe recitare: cogitor ergo sum, "mi si pensa dunque sono". Basta una erre in più, quella di cogitor appunto, per raccontare il destino di uomini, donne e bambini che ci scivolano accanto come esseri invisibili.

Non riesco ad aggiungere altro. Certe verità sono così incontrovertibili che è impossibile confutarle.