Gli opposti si attraggono, altra leggenda metropolitana

Gli opposti si attraggono? e se sì, in quali contesti? Perché per quanto attiene alla sfera umana la formula non funziona, tant’è vero che le interiezioni che due o più parti opposte tengono in piedi per il raggiungimento di quello che viene sentito come obiettivo comune, sono in buona sostanza incubatrici di difformità inconciliabili, i cui futuri danni restano difficilmente commensurabili all’atto della stipula del contratto. E non è neppure una questione di lungimiranza – ovviamente alludo ad aggregazioni di mediocri con a capo un presuntuoso – ma piuttosto di fibrillazioni figlie dell’ignoranza che spingono le parti a credere, o a fingere di credere, che si possano sovvertire le leggi dell’universo e dar vita a un consorzio policromo capace di operare in armonia  per il bene di tutti. Peccato, però, che nessuno rinunci davvero ai propri principi ed egoismi per il semplice motivo, squisitamente umano, di pensarsi insufficienti; ma tutti, avendo bene in mente il raggiungimento dell’obiettivo personalistico più o meno segretamente prefissato,  depongono le armi e navigano a vista, speranzosi in un attracco migliore in cui finalmente riconoscersi. Quindi non basta predicare la comunione di intenti in nome di un governo di unità nazionale per impedire alla nave di affondare. Ma lasciatemelo dire, certi naufragi alla Schettino sono benedetti dal cielo.