Mussolini e Hitler non fanno ridere

Mussolini e Hitler. Due dittatori a confronto (2). Il famoso incontro di Roma del maggio 1938 - Ponza Racconta

In occasione dell’uscita del terzo volume di M., Antonio Scurati, intervistato da Luca Mastrantonio, ha espresso un punto di vista controcorrente e per questo degno di nota.

Luca Mastrantonio: “Mi ha colpito la fine di Angelo Fortunato Formìggini, un intellettuale ebreo, editore di testi comici, che si getta dalla torre della Ghirlandina a Modena. Di fronte alla tragedia la comicità si suicida. Non è possibile riderne“.

Antonio Scurati: “Premetto di non condividere quanti dicono che si debba arretrare di fronte alla rappresentazione dell’ineffabile, del male assoluto, qui Hitler. Ammetto però una mia idiosincrasia verso la comicità applicata ai dittatori e ai loro crimini. Per me anche Il grande dittatore di Chaplin, nonostante l’evidente genialità, ha avuto conseguenze nefaste: rappresentare Mussolini come personaggio comico o buffo, per esempio, ha dato luogo a un grande equivoco in ambienti anglo-americani riguardo il Duce e il fascismo, che sono stati sottovalutati”.

L. M.: “Non crede alla virtù salvifiche dell’ironia?

A. S.: “Non fermi i dittatori, i carri armati o le camere a gas con l’ironia! Prendo a prestito una frase di Godard che indicò come suo grande rimpianto non aver potuto impedire a Spielberg di realizzare Schindler’s List. Ecco, direi che se avessi potuto impedire a Roberto Benigni di girare La vita è bella, l’avrei fatto e sarei stato felice”.

È una castroneria storica quella che autorizza a ridere di tutto per sdrammatizzare. Il dramma, e ancor meno la tragedia che per sua natura chiude a ogni speranza, nulla condividono con la risata, e per dirla tutta neppure con il sorriso. A meno che non sia amaro.

Mussolini e Hitler non fanno ridereultima modifica: 2022-08-29T12:50:29+02:00da VIOLA_DIMARZO

7 pensieri riguardo “Mussolini e Hitler non fanno ridere”

  1. A me dittatori come Hitler e Mussolini – preciso che non ero ancora nato all’epoca dei loro misfatti – fanno solo rabbia e provocano disgusto ma non certo il riso. Ho visto il film di Benigni e l’ho trovato orribile.

  2. Concordo con Bruno sui film comici applicati ai regimi violenti. Ma nel privato a me ,e sia ben chiaro con il senno di poi,questi personaggi appaiono marionette comiche. Il senno di poi non conta mi si obietterà ed allora mi appaiono comici i fascisti di oggi quelli con il tricolore (e le falci e martello appuntate al bavero)Marionette ammaestrate ad avere vita propria ma pensiero mediato, volto ad ottenere il massimo risultato dalle bugie più o meno evidenti. Tornando ai nostri,sono passati 100 anni e sciagure peggiori si sono accavallate ,visibili e meno, io lascerei perdere ,mi pare tempo.

  3. Scurati non lascia perdere perché a Mussolini ha dedicato una trilogia, per la cronaca bellissima. Noi altri possiamo consegnare definitivamente questi personaggi alla storia senza usarli come spauracchio ogni qual volta ci fa comodo, questo sì. Con l’augurio di esserci evoluti, prendendo le distanze, da tanta bestialità.

  4. Credo che lo scopo del grande film di Spielberg (girato da un ebreo, con musiche scritte da un ebreo e suonate da un ebreo, ecc ecc) sia un capolavoro. Non ho mai riso, caso mai ho pianto, di dolore sincero. Sarò ingenuo, anche se ho 55 anni. Mio padre visse la guerra eppure non era del tutto consapevole di quel che accadeva in Germania. Mi disse che davvero non si conoscevano certe atrocità, a livello del popolino italiano. La Vita E’ Bella invece mette in contrasto la comicità di Benigni con un momento storico e in contesto atroce. Così ottiene uno shock nello spettatore. Per questo è piaciuto .Non capisco, sinceramente, il perchè di critiche a film di tale grandezza e rispetto. La Shoah va rivissuta dai ragazzi, dai giovani, dalle future generazioni, non importa che mezzo si usi, l’importante è che si ricordi di cosa è capace l’essere umano. Trovo invece sensato non parlare con ironia di Hitler e Mussolini. Proprio perchè non meritano menzioni popolari, ma soltanto storiche.

  5. Come sempre è una questione di punti di vista, c’è chi come te vede anche nell’ironia un ottimo mezzo di denuncia e chi come Scurati preferirebbe che si stigmatizzasse tout-court.

  6. Buongiorno
    Sig.ri MUSSOLINI E HITLER sono personaggi di un periodo storico , che a distanza di 80 anni non lasciano nei nostri pensieri , alcuna segno di comicità ne di atrocità in quanto non vissuti direttamente.
    Pertanto come tutti i personaggi storici e meglio che rimangono, solo nei libri come tutti i personaggi che si sono avvicendati sino ai nostri giorni , dall’invenzione della stampa.
    Oggi abbiamo pensieri più imminenti, come poter vivere in maniera decorosa !!

  7. Chi redige un blog sa di non poter pedissequamente proporre lo stesso argomento ogni giorno che Dio manda in terra, per cui è obbligato a diversificare in primis per non venire a noia a se stesso. Mi permetto di sottolineare che il passato non è passato solo perché cronologicamente schedato. Resta latente e a più livelli nella nostra coscienza, indipendentemente dalla sua natura.

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