AFFABULAZIONI

Quei bulli del Grande Fratello


Finché non capiamo che gli inquilini della casa del Grande Fratello sono persone senza arte né parte o personaggi dal passato semi-glorioso ormai alla deriva, ma in entrambi i casi forti di un quoziente intellettivo inferiore a quello di una gallina che, con buona pace di quello che abbiamo sempre creduto è intelligente ma non al punto di poter competere con Einstein, continueranno a farci specie certe dinamiche che vanno in onda di stagione in stagione da vent'anni. Per cui, tra chi si masturba e poi dice che stava passandosi del balsamo e chi si produce in masterclass sessuali con l'ausilio di piumoni tende o armadi, ci sono pure quelli che quest'anno non hanno sopportato, e tanto meno supportato, le turbe psichiche di Marco Bellavia, il quale, ritrovatosi all'angolo, ha abbandonato la casa (e c'è già chi parla di bullismo ai danni dell'ex conduttore di Bim Bum Bam). Ora, posto che il GF non è un sanatorio né un centro di recupero per madri che hanno perso un figlio (vedi Lory Del Santo), per tagliare la testa al toro dobbiamo solo riconoscere d'essere rimasti, a livello istintuale, dei trogloditi. E se dobbiamo usare la clava non esitiamo a farlo soprattutto quando, eliminando qualcuno, riduciamo il numero degli aventi diritti al premio in palio, in questo caso 100.000 euro che fanno dimenticare persino a una Katia Ricciarelli quanto sia dequalificante ritrovarsi in un contesto simile.

"Se una persona ha bisogno e gli altri 22 la aiutano ce la farà. Da solo non ce la fa". Così Marco Bellavia. Ed ecco servito il grande inganno.