“Un azzurro sguardo da monello”

Giorgia Meloni presidente del Consiglio dei ministri…l'opinione di Rita Faletti | Radio RTM Modica

Brava e intellettualmente onesta Lidia Ravera quando nell’incipit di un articolo scrive: “Da quando l’Italia è governata da una donna, da quando nelle foto di gruppo del governo spicca una testa bionda, più bassa delle giacche scure che l’accerchiano, coi capelli stirati e un azzurro sguardo da monello, tutti sembrano essersi accorti che esistiamo. Esistiamo come persone che possono raggiungere posizioni apicali e non soltanto come amanti di, mogli di, quadri intermedi, impiegate della politica, al massimo ‘portavoci’, specie protetta di portaborse parlanti che si incaricano di megafonare posizioni concordate“.

L’articolo continua con Ravera che accenna a grandi linee al suo passato di scrittrice di successo, e con un focus sul rapporto tra donne e potere (“E il potere, a noi donne, non dà gusto). Ma mi è piaciuta soprattutto nella chiusa: “Chissà se ‘il’ presidente Meloni ce la farà. Magari prendendosi il suo articolo: ‘la’ presidente. E onorandolo“.

Dal mio punto di vista, finora Giorgia Meloni ha commesso un solo grosso errore: rinunciare al femminile. Ammettendo implicitamente che maschio è meglio.

“Un azzurro sguardo da monello”ultima modifica: 2022-11-05T17:34:50+01:00da VIOLA_DIMARZO

7 pensieri riguardo ““Un azzurro sguardo da monello””

  1. davvero la Ravera …beh dopo la questione sostantivo maschile per i vigliacchi è un lusso – certi non lo meritano davvero, va bene La Presidente ( ero restia, se ricordi e non perché maschio è meglio ma per una linearità formale, che questa sia maschile … a questo punto magari durasse poco:) .. buon5notte

  2. ma spieghiamoci: io mi sento orgoglioso di avere un premier donna, lo reputo un passo fondamentale sulla via per modernizzare il paese..e tu giusto perche’ si e’ vestita in blu scuro e pantaloni in un paio di occasioni (non vedo altri motivi) ti lamenti che non e’ abbastanza femmina? Forse non ho capito io ma questo distinguo lasciamoli fare alla Boldrini e socie che saranno pure femmine ma ….

  3. Presidente o presidenta, resta il fatto che questa non manterrà nemmeno una delle promesse fatte in campagna elettorale. La sovranista si sta già abbassando le braghe davanti all’Europa. Ve lo dico io come andrà a finire. Salvini e Berlusconi si romperanno le scatole della nana, voteranno la sfiducia all’esecutivo e faranno cadere la giorgiona dalla seggiola del governo. A quel punto non si tornerà nemmeno alle votazioni. Mattarella cercherà una nuova maggioranza in parlamento e la troverà tutta sinistra, tra Pd e M5S, e i sogni a occhi aperti saranno finiti. Con buona pace della Ravera e dei suoi sostantivi.

  4. In tutta sincerità temo (io temo tu speri) anch’io un epilogo del genere e tuttavia, se anche finisse così ingloriosamente, la sinistra avrà fatto in tempo a imparare qualcosa. Ad esempio a ridestarsi da un torpore francamente imbarazzante.

  5. Il commento di Marco, ancora una volta astioso (nana?) e speranzoso in un default totale del governo Meloni rappresenta bene lo spirito di questa sinistra che secondo Viola dovrebbe ‘ destarsi dal torpore’ Ma davvero? Questa sinistra si e’ destata dal torpore decenni fa quando ha cominciato a governare a sproposito senza averne mandato ed ancora oggi sta cercando di imporre con la forza traqsversa della propaganda la propria visione fallimentare. ”L’italia e’ un paese di destra ” diceva anticamente Massimo D’Alema, ”dove siamo fortunati ad avere voce in capitolo”… Meglio i comunisti dico io di questi papponi e demo-pederasti dediti al magna magna sulle spalle di un popolo che hanno ridotto allo stremo.

  6. Bravo, alludevo proprio a quello, la sinistra ha perso le elezioni demonizzando Meloni e ora cosa fa? Insiste con lo stesso ritornello (governo fascista perché vuole regolamentare l’appropriazione indebita del suolo altrui ecc.). Ma la visione dov’è, l’agenda, quella loro non quella di Draghi, dov’è? Non vogliamo chiamarlo torpore? Chiamiamolo vuoto dialettico.

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