AFFABULAZIONI

"Un azzurro sguardo da monello"


Brava e intellettualmente onesta Lidia Ravera quando nell'incipit di un articolo scrive: "Da quando l'Italia è governata da una donna, da quando nelle foto di gruppo del governo spicca una testa bionda, più bassa delle giacche scure che l'accerchiano, coi capelli stirati e un azzurro sguardo da monello, tutti sembrano essersi accorti che esistiamo. Esistiamo come persone che possono raggiungere posizioni apicali e non soltanto come amanti di, mogli di, quadri intermedi, impiegate della politica, al massimo 'portavoci', specie protetta di portaborse parlanti che si incaricano di megafonare posizioni concordate".

L'articolo continua con Ravera che accenna a grandi linee al suo passato di scrittrice di successo, e con un focus sul rapporto tra donne e potere ("E il potere, a noi donne, non dà gusto). Ma mi è piaciuta soprattutto nella chiusa: "Chissà se 'il' presidente Meloni ce la farà. Magari prendendosi il suo articolo: 'la' presidente. E onorandolo".

Dal mio punto di vista, finora Giorgia Meloni ha commesso un solo grosso errore: rinunciare al femminile. Ammettendo implicitamente che maschio è meglio.