AFFABULAZIONI

Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre


L'aveva detto, con tutta la veemenza di cui è capace, in tempi non sospetti. L'ha dovuto ripetere, ma con toni più pacati e tuttavia fermi, a margine di una polemica che l'ha investita per aver portato con sé la figlia a Bali. Ma come, non era aspirazione massima delle donne poter portare sul luogo di lavoro il bene più caro? Sì, ma se è Giorgia Meloni a farlo, allora ci si interroga sul costo del biglietto aereo per Ginevra, si mette in dubbio la sua capacità, in qualità di premier, di focalizzarsi sui lavori durante il vertice del G20, e via discorrendo in un crescendo di insensatezze. La replica è stata questa:

"Mentre torno a casa dalla due giorni di lavoro incessante per rappresentare al meglio l'Italia al G20 di Bali, mi imbatto in un incredibile dibattito sul fatto che sia stato giusto o meno portare mia figlia con me mentre andavo via per quattro giorni. La domanda che ho da fare agli animatori di questa appassionante discussione è: quindi ritenete che come debba crescere mia figlia sia materia che vi riguarda? Perché vi do una notizia: non lo è. Ho il diritto di fare la madre come ritengo e ho diritto di fare tutto quello che posso per questa Nazione senza per questo privare Ginevra di una madre. Spero che questa risposta basti per farvi occupare di materie più rilevanti e vagamente di vostra competenza".

Ma come si è aperto questo dibattito?, si chiede fanpage. E lo spiega così:

"Tutto sembra sia nato da un commento pubblicato sul quotidiano la Stampa, firmato da Assia Neumann Dayan, dal titolo "Se mamma Giorgia va a Bali con Ginevra". In un passaggio del pezzo la Neumann scrive: "Le operaie non si portano le figlie in fabbrica, chissà come mai (…) sono piuttosto certa che Meloni non avrebbe problemi a colloquiare con la Cina mentre aiuta Ginevra a fare le sottrazioni (…) certo io se fossi in lei mi farei questi tre giorni a Bali tra adulti, figlia mia scusami ma mamma sta salvando l'Italia, se hai bisogno chiedi a papà, torno presto, lavati i denti".

Quanto è pateticamente livoroso questo pezzo? Il massimo, per una madre, è mettere a letto la figlia e il mattino dopo fare colazione con lei. Le signore che hanno sollevato questo polverone dovrebbero rivedere l'abc del bravo genitore e gioire di un precedente tanto illustre. Perché fa da apripista a tante donne lavoratrici.

«Grazie per la pazienza che hai avuto in questi anni amore mio. Grazie per come, nonostante i tuoi sei anni, hai capito, e sopportato le mie troppe assenze. Grazie per come mi corri incontro quando torno a casa, e per quando mi dici “mamma in bocca al lupo!”. È tutto per te. Ti amo».