AFFABULAZIONI

Riccardo, Ida e quella défaillance di troppo


L'affascinante Riccardo Guarnieri, tarantino di belle speranze, e la bellissima Ida Platano, bresciana d'adozione perché in realtà di ascendenza sicula, ieri si sono scontrati, e non era la prima volta, su un tema molto spinoso per un uomo, ovvero l'impossibilità di congiungersi carnalmente a una donna anche in assenza di problemi a monte. I due, che si lasciano e si pigliano da anni con la regia di Maria De Filippi, sono una risorsa per Uomini e donne che su certe dinamiche ci campa (chi non ricorda la love story tra Gemma e Giorgio?). Ma se il battibeccare dell'ex coppia fa parte del gioco, la questione è un'altra: nonostante le famiglie arcobaleno, i maschi con la gonna e le femmine col pelo da esibire con orgoglio, un uomo è tuttora oggetto di scherno se salta fuori che gli è venuta l'ansia da prestazione (Riccardo si giustifica dichiarando che le continue discussioni con la sexy parrucchiera lo stremavano). Il biasimo, su questi risvolti boccacceschi, è pressoché unanime e arriva da cori maschili e femminili; a tal proposito mi torna in mente un'amica, molto attiva sessualmente, che a ogni rifiuto della preda di turno, invece di fare tesoro del due di picche e lasciare che la volta seguente fosse il ragazzo a prendere l'iniziativa, ripetutosi lo stesso increscioso quadretto, protocollava il malcapitato alla voce: Quello è gay. Ma tornando a Ida e Riccardo, credo che in televisione non si dovrebbero trattare certi argomenti con leggerezza o con partecipazione di facciata. Dal momento che Uomini e donne è registrato, basterebbe tagliare le parentesi che creano manifesto imbarazzo in chi ne è oggetto, perché anche gli uomini, al pari delle donne, hanno diritto ad essere rispettati.

P.S. Al netto del cancan pecoreccio, resta da fare un'unica considerazione: quello che si inceppa spesso e volentieri è il cervello della collettività. Con buona pace del pistolino di Riccardo.