AFFABULAZIONI

Elly Schlein ufficializza la candidatura alla segreteria del Pd


Bell'esordio attaccare frontalmente il premier ("non tutte le leadership femminili sono femministe, non ce ne facciamo niente di una premier donna che non aiuta le altre donne"), anche se a livello di originalità si poteva fare di meglio. Però lo scontro donna-donna mi piace, e mi piacerebbe ancora di più se intravedessi un aggiustamento di tiro, a livello dialettico, della signora Elly Schlein che oggi ha ufficializzato quello che era già nell'aria, ovvero la sua corsa alle primarie del Pd. Perché qualche sera fa, messa alle strette da Lilly Gruber e Massimo Giannini, notoriamente inclini a identificare la destra col diavolo, alle domande percepite come scomode non ha risposto, o meglio ha tergiversato, eppure il salotto di La7 era l'equivalente di quello di casa sua. Ora, come si comporterà quando sarà in territorio nemico, se la caverà ancora ricorrendo alla sua bella parlantina? E soprattutto, eminentissima Schlein, dove sta scritto che una premier donna dev'essere femminista? Si possono garantire i diritti delle donne senza per questo tatuarsi sul braccio il gamete con all'interno il pugno chiuso.