“Il diritto alla moda” della compagna di Soumahoro e quello di glissare della sinistra

voi mi volete morto. io sono una persona integra, pulita' - lo show di aboubakar soukahoro... - Politica

Posto che il deputato Aboubakar Soumahoro non è indagato perché l’attività investigativa riguarda la sua compagna e la di lei madre (sarebbe improprio definirla suocera), è assordante il silenzio, giusto per usare un ossimoro di nessuna originalità, che connota tanta parte della tv schierata a sinistra. Con buona pace del “diritto alla moda” della compagna di Soumahoro – come dallo stesso ribadito all’indomani dello scandalo – è altresì un diritto di Bianca Berlinguer, di Roberto Saviano e di tanti altri tacere? Direi di no perché fanno informazione, e dunque non dovrebbero ergersi a paladini della barbarie che strizza l’occhio alla partigianeria (sì, lo so, non viviamo nel migliore dei mondi possibili, ma possiamo sempre lottare per miglioralo, giusto?). Solo Massimo Giletti, ieri sera, ha posto in primo piano – dopo la parentesi compassionevole dedicata a Memo Remigi – la vicenda del deputato che passerà alla storia per aver varcato la soglia del Parlamento con gli stivali di gomma. Simbolo e metafora di una storia che era troppo bella per essere vera.

Scrive Corrado Formigli:

“Non conoscevo Aboubakar Soumahoro prima dell’intervista a Piazzapulita. Quando l’ho incontrato a pochi secondi dalla fatidica lucetta rossa che segna l’inizio della diretta, ho pensato: quest’uomo è completamente solo. Attaccato e deriso dalla destra, abbandonato di colpo dalla sinistra, Aboubakar era all’improvviso divenuto un’icona al rovescio, un uomo nero senza più alcuna verità (…) Troppo facile – dicevo fra me e me – accanirsi adesso, mancare di rispetto all’eroe nella polvere “.

Tipica ipocrisia di sinistra, caro Formigli.

“Il diritto alla moda” della compagna di Soumahoro e quello di glissare della sinistraultima modifica: 2022-12-05T12:51:36+01:00da VIOLA_DIMARZO

39 pensieri riguardo ““Il diritto alla moda” della compagna di Soumahoro e quello di glissare della sinistra”

  1. mah, premesso che l’ipocrisia, al pari della famigerata quisquilia sulla questione morale, credo sia oramai un emblema della politica in generale, senza distinzioni di colore, nella fattispecie il diritto all’eleganza, a mio parere, di per sé, non è un problema fondamentale. Difatti non è scritto da nessuna parte che la destra debba sfoggiare solo abiti firmati e la sinistra solo stracci (come quelli che stanno volando). Il punto credo siano le gravi accuse mosse dalla magistratura a moglie e suocera. Come dire: si predica bene ma si razzola male. Ragion per cui, comprendo questo evidente imbarazzo di parte, specie quando la toppa è più grossa del buco!

  2. Io parlavo di ipocrisia in relazione al taglio buonista dell’articolo di Formigli (sono o non sono quelli di sinistra a essere dalla parte dei deboli ?). Quanto all’eleganza di “Lady Gucci” va da sé che ognuno si veste come vuole, ma se l’hanno criticata è solo in relazione agli stipendi non pagati ai lavoratori dell’azienda materia dello scandalo. Perché tu mi insegni, tirando le somme…

  3. —In termini generali, in nome dell’interesse comune e della difesa ( meglio dicono…aiuto) ai piu’ deboli la sinistra italica ha costruito un sistema feudale di benefici ed elargizioni a vantaggio dei peggio mascalzoni in commercio e della elite sociale e finanziaria ad un tempo. Signori che non rubano, no , usano la legge a proprio vantaggio, fiumi di denaro annesso , e la gestiscono da autentici ras della impunita’ spalleggiati da un sistema di informazione di stile nordkoreano— In termini particolari non so se il Signor Soumahoro sia solo e semplicemente poco accorto ma se e’ cosi poco accorto da non vedere quello che gli accadeva in casa non mi pare elemento in grado di svolgere alcun mandato in favore o contro alcuno.

  4. “non so se il Signor Soumahoro sia solo e semplicemente poco accorto ma se e’ cosi poco accorto da non vedere quello che gli accadeva in casa non mi pare elemento in grado di svolgere alcun mandato in favore o contro alcuno”, questa è una deduzione/conclusione oltremodo acuta.

  5. Grazie mille! Fortuna vuole che non sia come qualcuno tifoso sfegatato di quel prof. che, nonostante tale levatura, è caduto così in basso….

  6. Avresti dovuto, mio caro P, se avessi avuto gli attributi, fare nome e cognome del prof. caduto così in basso, per consentirgli di querelarti.

  7. Hahaha non so chi sia questo P qui sopra ma Panfilo non direbbe mai ‘grazie mille ‘ …Violaaaaaaa siamo nel mezzo di una mezza tempesta tra Giorgie, Anonimi , doppi o tripli P, e nemmeno sappiamo più se Viola sia Viola od una Primula rossa. Sola certezza Bruno si è offeso.:). 🙂

  8. Caro P, il disprezzo che provi per GIUSEPPE CONTE, non ti porterà da nessuna parte ma si ritorcerà contro di te, omuncolo.

  9. Forse ogni tanto, se ti prendessi un po’ meno sul serio, o almeno ci provassi, la tua esistenza sarebbe meno avvelenata.

  10. Non hai mai pensato che qualcuno potrebbe dire lo stesso di te riguardo i tuoi commenti deliranti nei confronti della Giorgia? Almeno conosci le parole modestia, umiltà, autocritica? Mi ricordi tanto il personaggio di Maurizio Crozza napalm 51 🙂

  11. Ebbene sì, mia cara Viola, ammetto di aver un debole per GIORGIA MELONI, pertanto abiuro pubblicamente la mia fede in GIUSEPPE CONTE! A mai più….

  12. Secondo me, vera o falsa che sia, sei e sarai sempre la nostra impareggiabile, nonché inimitabile, VIOLA_DI MARZO. Almeno per me è e sarà sempre così!

  13. Beh, a quanto vedo, anche il nostro amico aborritore e moralizzatore ha fatto altrettanto…. Ammesso che sia veramente lui, cioè che sia ancora in sé!

  14. Mah, secondo me non lo era nemmeno prima, anzi, ad essere sinceri, credo non li sia mai stato!

  15. Sono lusingato e compiaciuto da colei che ritengo e considero, meritatamente e a pieno titolo, la mia esatta metà virtuale e platonica :-*

  16. Continua pure, ma non pensare neppure per un istante che io possa sentirmi lusingata dalle tue parole, ovvero ho capito che stai provando a prendermi in giro benché benevolmente.

  17. Giammai, non potrei mai confonderti con il nostro inossidabile castigatore solitario nonché censore dei costumi…..!

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