Zelensky a Sanremo: perché?

L'appello: "No a Zelensky a Sanremo, la guerra stia fuori dal festival" - DIRE.it

Prima di ogni speculazione socio-politica dovremmo poter convenire su un punto: Sanremo è una kermesse canora sì o no? Se la risposta è sì, e lo è, perché tingere di sfumature da crociata lo spettacolo della riviera dei fiori? La presenza di Zelensky nella serata conclusiva del festival sarà un rimando, in un contesto festoso e leggero, alla guerra in Ucraina, questo è ovvio. Ma la domanda è: abbiamo bisogno che qualcuno ci ricordi, tra una canzonetta e l’altra, che siamo in guerra, ragion per cui è sacrosanto mandare armi a difesa degli assediati e dire ogni bene di Biden? Nel nutrito gruppo di intellettuali, sottoscrittori di un manifesto di protesta contro l’indebita ingerenza di Zelensky a Sanremo, figura anche Carlo Freccero che ha detto:

La mia generazione è cresciuta col tabù del nucleare. Oggi Zelensky ci presenta la guerra con la leggerezza di un musical tra canzoni e siparietti di costume. Indipendentemente da come la pensiamo, bisogna riacquistare il senso della realtà e del pericolo. Non siamo in un film. Ci sono e ci saranno morti reali e vittime reali. La società dello spettacolo non era mai arrivata a tanto. Questo il motivo per cui ho firmato il documento“.

È proprio questo il punto: cos’è questa forzatura, questa duplicità di intenti, ovvero da un lato intrattenere con la volatilità tipica dell’evento, e dall’altro ricordare l’obliquità della vita? Ma lasciassero in pace gli spettatori, dimentichi per qualche ora della pluralità dei tempi. Soprattutto a fine giornata, quando il carico di stress rivendica un tranquillo viatico al sonno.

Zelensky a Sanremo: perché?ultima modifica: 2023-01-27T12:34:04+01:00da VIOLA_DIMARZO

11 pensieri riguardo “Zelensky a Sanremo: perché?”

  1. Un attore di infimo livello che ha trovato nella guerra il suo palcoscenico. Insieme un politico con tendenze nazistoidi ed uno spiccato senso degli affari (propri). Da ultimo un faccendiere che ha trascinato il suo popolo in una kermesse (la guerra) gestita con fare tragicomico a spese anche nostre.
    Volevi che non trovasse qualche cretino disposto a tutto pur di aggiungere drama al dramma?

  2. Tra l’altro, così facendo, non si rendono conto di banalizzare la tragedia. In pratica non riusciamo ad essere seri neppure se ci piovono le bombe in testa.

  3. Invitassero Putin insieme, un calcio in culo alle soubrettes ingaggiate per la messinscena canora ed avviassero colloqui o un incontro di pugilato tra i due deficienti…Allora vedi l’ascolto schizzare alle stelle. Cosi’ invece siamo alla follia.

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