AFFABULAZIONI

CHI SONO GLI ASSASSINI DI ALFREDO COSPITO


La misura è colma eppure lo Stato non può fare niente se non giustificarsi per un 41 bis applicato a Cospito per legge e non per capriccio. Ora a fiancheggiare gli anarchici ci sono pure gli intellettuali della Sapienza che da ieri occupano l'università in segno di solidarietà per un signore che porta avanti lo sciopero della fame come forma estrema di ricatto. Sul manifesto di protesta, per usare un eufemismo, che imbratta i muri della Facoltà di Lettere compaiono i volti di Sergio Mattarella, Carlo Nordio, Marta Cartabia, Giovanni Russo, Pietro Curzio, Anna Maria Loreto, Giorgia Meloni, Gianni Melillo. Apripista di questo moto di sdegno, lo sconosciuto Pasquale Valitutti le cui parole non lasciano adito a fraintendimenti: "Noi vogliamo che Alfredo non muoia. È un nostro compagno, fa parte della famiglia anarchica. Sangue del nostro sangue e nervi dei nostri nervi. Noi non sopporteremo che Alfredo venga ucciso senza reagire. Queste persone che stanno assassinando Alfredo si sono messe nel mirino delle armi libertarie-rivoluzionarie".

Tutto questo è paradossale, eppure non un coro di voci a condannare la trovata, ma solo la dura condanna di Silvia Fregolent, senatrice di Azione-Italia Viva che a proposito dei manifesti dice: "Sono un fatto di una gravità assoluta, tanto più se affissi in un'università che dovrebbe essere luogo di studio, confronto, diffusione dei valori democraticiLo Stato non deve piegarsi di fronte a queste vili minacce né di fronte agli atti di terrorismo a cui stiamo assistendo. Voglio ribadirlo con forza: il 41 bis è una misura che ha consentito allo Stato di assestare un duro colpo alla Mafia e al terrorismo. Metterlo in discussione adesso, sotto la minaccia di movimenti sovversivi, non è accettabile".

Già, è inaccettabile.