AFFABULAZIONI

MOVIDA


Si fa presto a dire movida e ad associarla, se si ha un cospicuo bottino di anni, agli schiamazzi che si protraggono fino a tarda ora. Ma la vera movida originò da un sentimento di rivalsa, da un "regolamento di conti della gioventù spagnola con il passato che la dittatura di Franco aveva ostacolato". Questa la sintesi felice di Miguel Trillo, ora a Roma con la mostra La Movida. Spagna 1980-1990. Il fotografo fornisce anche una data precisa per l'inizio della rivoluzione post- franchista: 8 febbraio 1980.

Non vorrei apparire pesante, ma spesso convengo con me stessa che gli esseri umani sono portati a banalizzare e, nel caso della movida, a ignorare la materia che vandalizzano. Se, oziosamente, chiedessimo a un ventenne della dittatura di Franco, con ogni probabilità desumerebbe che siamo boomers dal cervello deflagrato. E non lo potremmo neppure biasimare giacché, come tutti i suoi coetanei, è stato indottrinato da schiere di esegeti della spettacolarizzazione del divertimento (leggi sballo) fine a se stesso. Quello che puntualmente scolora ad ogni alba in un vuoto di senso e di identità.