AFFABULAZIONI

Il coraggio di scrivere la parola fine


I tempi cambiano, e dall'ultima stagione di Sex and the City sono passati vent'anni. Un tempo congruo per rendersi conto che le donne si sono fatte strada in ogni campo - anche se i margini di miglioramento sono ancora tanti. Così, se le prime stagioni della saga di Carrie&co fecero da spartiacque per l'immaginario maschile e femminile, soprattutto per quanto concerneva l'amore e il sesso, quest'ultimo fatto e discusso senza censure, tornare ad insistere sul vecchio gruppo di amiche è come voler raschiare il fondo di un barile prosciugatosi da tempo. Ci hanno già provato, autori e sceneggiatori, con la prima stagione di And Just Like That - quella in cui Mr Big muore di infarto pedalando su una bicicletta Peloton - a fare breccia di nuovo nel cuore del pubblico, ma hanno fallito; ora fanno girare una foto di Carrie che bacia Aidan, il carpentiere irrisolto, con l'intento di stuzzicare la curiosità sulla seconda stagione ancora in corso di lavorazione. Piuttosto che fallire una volta di più, ridateci le gloriose edizioni di Sex and the City, quelle in cui Miss Bradshaw non era una vedova dall'allure giovanilistica, ma una donna che come tutte desiderava sopra ogni cosa d'essere amata.