AFFABULAZIONI

"La figlia segreta di Pippo Franco" e "l'underdog"


Non potrebbero essere più diverse queste due, e del resto, qualora si volesse cercare a tutti i costi un punto di contatto, milieu famigliare e curriculum vitae testimoniano dell'antitesi che le separa. In pillole:

Giorgia Meloni: preparata, determinata, conservatrice, draghiana a più livelli.

Elly Sclein: laureata, riservata, un pedigree da fare invidia a chiunque voglia tirarsela, contemporanea.

Spiace che in entrambi i casi la manovalanza da tastiera abbia insistito sui difetti fisici di due donne che hanno cambiato il corso della politica italiana: nel caso di Meloni sottolineando a più riprese il "ruspante" che alberga in lei; nel caso di Schlein, rinfacciandole un viso troppo poco simmetrico, come se l'assenza d'armonia nei connotati fosse una colpa.

Potrebbe finire male per entrambe, ovvero potrebbe accadere che la parentesi felice che le vede protagoniste si chiuda su un nulla di fatto. Non sarebbe comunque motivo di scandalo, giacché fa parte del gioco l'eventualità di cadere nella polvere. Tuttavia, il pas de deux senza la componente maschile non glielo toglierebbe nessuno.