La sessualità dei giovani statunitensi attraversa un periodo di stanca come testimonia l’editoriale di Magdalene J. Taylor (foto) sul New York Times. Di per sé la notizia non ha tolto il sonno a nessuno, e tuttavia una qualche riflessione la merita. Ad essere sotto accusa sono la paranoia da post-Covid e soprattutto la pornografia internettiana che se da un lato soddisfa le voglie del fruitore solitario, dall’altro lo induce a dubitare delle proprie prestazioni reali, rocambolescamente giustificate con la penuria di corpi femminili belli e pronti a tutto come quelli visti e posseduti su un qualsiasi sito vietato ai minori (questo in estrema sintesi).
In linea generale e ad ogni latitudine parlare di sesso non ha più lo stesso impatto di un tempo perché la sfera erotica, in tutte le sue accezioni e derive, è alla portata di tutti: basta un click per sentirsi protagonisti di situazioni in cui non esiste la scorrettezza e men che meno la vergogna. Ma svilirsi davanti a uno schermo, soprattutto se si è giovani, non è salutare né può essere la cura di un malessere profondo. Meglio provare, anche con l’aiuto della stessa pornografia, a riaccendere il desiderio primigenio in compagnia di qualcuno. Per scoprirsi e raccontarsi. E non ritrovarsi, dopo, ancora più soli.
Vero. A tal proposito, ricordo un documentario del compianto Prof. Giorgio Celli, dove si parlava dell’educazione sessuale di un gorilla cresciuto in cattività. Affinché potesse adoperarsi con una femmina, non avendo potuto apprendere nulla precedentemente, si optò per un film porno. Nessuna cattiveria verso l’animale in questione, ovvio, ma questa era l’unica strada percorribile.
Iniziativa lodevole che testimonia dell’amore che alcuni umani hanno per gli animali
Io invece dico che il sesso e’ overrated , in specie da quando e’ uscito dalla dimensione privata per ascendere ai lidi pubblici prima e social dopo. Ne rimane l’impeto e l’impulso primitivo, animale se vuoi, di cui abbiamo esempi nelle aberrazioni riportate in cronaca .Certo quando ci vuole ci vuole, ma anche rimanere in disparte da certi mercanteggiamenti e starsene da soli o quasi ha un suo sano perche’.
in effetti, a causa dell’eccessiva mercificazione, spesso viene a nausea….
Capisco perfettamente il tuo punto di vista e lo condivido, ma che adolescenti e giovani debbano ridurre tutto a una questione di masturbazione proprio no. E che fine fa il contatto con l’altro, il piacere della scoperta? Per tacere di quando replicano meccanicamente quello che hanno visto in video ma privi di “tirocinio”. Un po’ come affidare a un sedicenne una Ferrari senza che sia passato da una Panda.
Forse ai complessati, che temono confronti impari con gli attori pornografici, farà comodo sapere che, come ha detto Rocco Siffredi, i pornoattori sono tutti dopati e che le loro prestazioni sono finte e preparate per ore. Quindi, niente paragoni. Che è solo finzione. Ognuno faccia quello che si sente di fare. Se poi ha dei limiti, una bella visita sessuologica può aiutare. Così come può aiutare una che pubblica un editoriale sul New York Times e poi si mette in posa erotica. Brutta fine che sta facendo il giornalismo.
AHAHAH con tutto il rispetto restando in casa a far fare una fine brutta al giornalismo ci ha pensato Berlusconi (ovvio ) con l’avallo alle capriole comiche dei cittadini dei 5 stelle (ovvio) e soggetti come te che usano la diffamazione il vilipendio la manipolazione e l’uso strumentale di fonti inattendibili e pure il piagnisteo di presunta sinistra ….così stronchi Viola che non posta più dal 14 😉
Ci vuole ben altro per stroncarmi, sconosciuto Osservatore 🙂
E Meno Male ! La battuta per farti uscire allo scoperto ha funzionato:-) Pensavo all’argomento del giorno, impossibile mancarlo…
Sono stata sottocoperta per motivi indipendenti dalla mia volontà. Ma se parli così, mi fai sentire una lumaca che sbuca dopo la pioggia :))
Ma quale sarebbe l’argomento del giorno?
Sei troppo simpatica;-) Argomento del giorno: può permettersi di fare cultura un/a leghista?
ok, me lo sono perso, mannaggia! 🙂
Ho cercato, non ho trovato niente, dimmi tu com’è andata a finire.
Io ci sono dentro fino al collo, non si può più dire genere fluido sarà come dire c…* in TV ;-).
Ecco. Ora sembrerò un robot;-)