AFFABULAZIONI

Più sesso per tutti, please


La sessualità dei giovani statunitensi attraversa un periodo di stanca come testimonia l'editoriale di Magdalene J. Taylor (foto) sul New York Times. Di per sé la notizia non ha tolto il sonno a nessuno, e tuttavia una qualche riflessione la merita. Ad essere sotto accusa sono la paranoia da post-Covid e soprattutto la pornografia internettiana che se da un lato soddisfa le voglie del fruitore solitario, dall'altro lo induce a dubitare delle proprie prestazioni reali, rocambolescamente giustificate con la penuria di corpi femminili belli e pronti a tutto come quelli visti e posseduti su un qualsiasi sito vietato ai minori (questo in estrema sintesi).

In linea generale e ad ogni latitudine parlare di sesso non ha più lo stesso impatto di un tempo perché la sfera erotica, in tutte le sue accezioni e derive, è alla portata di tutti: basta un click per sentirsi protagonisti di situazioni in cui non esiste la scorrettezza e men che meno la vergogna. Ma svilirsi davanti a uno schermo, soprattutto se si è giovani, non è salutare né può essere la cura di un malessere profondo. Meglio provare, anche con l'aiuto della stessa pornografia, a riaccendere il desiderio primigenio in compagnia di qualcuno. Per scoprirsi e raccontarsi. E non ritrovarsi, dopo, ancora più soli.