AFFABULAZIONI

Lo strano caso della maestra di Oristano (e c'entra pure Brunetta)


Ormai il professore che incute timore è un ricordo vivido che appartiene a chi ha più di sessant'anni, perché la società si è "evoluta" ed evolvendosi ha ritenuto che all'educatore che siede in cattedra non è dovuto rispetto né da parte dei discepoli né da parte dei loro genitori, pronti a passare alle vie di fatto qualora il pargolo lamenti un brutto voto o un rimprovero lesivo della sua dignità (fai silenzio, torna al tuo posto, ti meriti un quattro). Ma della maestra di Oristano - tale Marisa Francescangeli che per aver recitato un Padre Nostro e un'Ave Maria con i bambini di una terza elementare prima delle vacanze di Natale dell'anno scorso si è guadagnata una sospensione - che dire? In realtà si è detto tanto, e le polemiche che si sono subito colorate di accenti politici (vedi alla voce Lega) hanno indotto il direttore generale dell'Usr Francesco Feliziani a chiarire che: "Non si è trattato di un provvedimento dettato da 'furia iconoclasta' come l'ha definito il presidente Solinas,  ma di un iter garantista seguito dall'organo collegiale di competenza". E ancora: "Il dirigente scolastico trasmette le presunte violazioni all'Ufficio scolastico provinciale. In base alla cosiddetta Legge Brunetta del 2009, chi non esercita un'azione disciplinare che ha l'obbligo di portare avanti, diventa passibile a sua volta di azione disciplinare. Alla fine del procedimento l'Ufficio provvedimenti disciplinari verifica se ci siano state violazioni e le inquadra nel regolamento con le relative pene. È un procedimento garantista».

Ora, la maestra ha specificato che tutti i bambini coinvolti nella preghiera sono di religione cattolica e dunque, fino a prova contraria, non sarebbe sbagliato parlare di provvedimento esagerato. La vicenda è passata nelle mani del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, con interrogazioni e dichiarazioni di vari parlamentari di centrodestra che hanno denunciato "l'intolleranza verso la religione cattolica" e "l'integralismo laico".

Ma un amen generico che archivi la questione kafkiana si può dire?