AFFABULAZIONI

Quando la ricercatezza è una colpa


Una giornalista di Vanity Fair, tale Silvia Bombini, ha passato al setaccio la lettera di Giorgia Meloni al Corriere della Sera, e ha notato la presenza del verbo conculcare, declinato nel passaggio "Ma il frutto fondamentale del 25 Aprile è stato, e rimane senza dubbio, l’affermazione dei valori democratici, che il fascismo aveva conculcato e che ritroviamo scolpiti nella Costituzione repubblicana". Ironicamente, Bombini ha chiesto lumi al vocabolario Treccani e ha scoperto che conculcare significa "calpestare con forza" e in senso figurato "oltraggiare, violare, opprimere". Dopo di che si è chiesta: "Linguaggio aulico per la lettera al quotidiano?" Per fortuna, in suo soccorso sono arrivate le parole di Gianfranco Fini che sempre sul Corriere ha detto: "Faccio notare che Alleanza Nazionale nacque proprio tre decenni fa e che le parole “valori conculcati dal fascismo” sono contenute nel documento finale del congresso di Fiuggi".

Ora, è naturale che la lettera della premier Meloni sia stata preparata a tavolino e come minimo a quattro mani: dunque, perché ironizzare su una ricercatezza lessicale? Forse qualcuno ha sperato in espressioni gergali, magari da Garbatella?