AFFABULAZIONI

I blogger estinti di Libero


Ormai di Libero leggo solo i blog che si sono estinti, traendone a volte lo stesso piacere a cui un tempo ero usa quando passeggiavo per cimiteri alla ricerca delle lapidi più antiche. Molti tra i blogger che hanno preso altre strade non hanno scritto un post d'addio: è evidente che contavano di tornare alla propria dimora, simulacro dell'Io che generalmente si connotava per fantasmagorie, lagnanze o meditazioni. Nella putrefazione che ora contraddistingue quei blog - putrefazione che tuttavia non intacca la bellezza di certi scritti - ho rintracciato una riga di nostalgia per Panfilo (può sembrare poca cosa una riga ma se sei scorbutico è tanto*) e alcune frasi d'affetto per Arien. Sì, certo, sono solo parole e nella loro impermanenza è la loro ragione. Ma qualcuno potrebbe sostenere che Panfilo e Arien sogghignerebbero se le leggessero? Io non credo, perché suppongo che essi siano in qualche modo della stessa pasta di chi a un pensiero ha affidato il compito di trattenere l'attimo strappato all'oblio.

*detto con stima