AFFABULAZIONI

Lanzichenecchi, brutti e pestilenziali ieri come oggi


Lanzichenecchi è, linguisticamente parlando, una trovata geniale. Magari non avrà lo stesso successo di "stai sereno" di Matteo Renzi, il quale ha fatto mostra d'essere per certi versi un funambolo della parola - quella parola che arriva persino alle menti più ottenebrate da decenni di sotto cultura e consuetudini acritiche. Ma Lanzichenecchi potrebbe riservare qualche sorpresa. Forse, sotto cieli meno iemali, il sostantivo ormai desueto di manzoniana memoria sarà ripreso, anche a polemiche sopite, da una ristretta cerchia di persone in grado di apprezzare un uomo di mezza età che, al netto della schiatta ingombrante che si porta dietro, in treno legge giornali e libri invece di perdersi nei video demenziali di TikTok. Chissà. È troppo presto per fare pronostici. Ma se pure l'incidente etico-morale in cui è incorso Alain Elkann non dovesse avere strascichi di alcun tipo, beh, a me è bastato per dire ancora una volta: quanto è bello fare parte di una minoranza.