AFFABULAZIONI

Mise en abyme


Comincerò scomodando un vero scrittore, Michele Mari:

"Nel 1760, quando apparvero i Canti di Ossian, tutta Europa li salutò come la scoperta di una nuova epica, antica ma non tanto da essere "barbara" come l'omerica, sentimentale quanto bastava al gusto dei moderni e anzi portatrice di un valore, il "sublime", che avrebbe ispirato la poesia sepolcrale, la narrativa gotica (...) Al coro di entusiasmo non si associò Voltaire, che cogliendo in quell'epica miracolosamente vergine la contaminazione di elementi cortesi, in particolare arturiani, la denunciò come uno spudorato falso. Oggi sappiamo tutti che di questo si trattava, e che i testi gaelici che James Macpherson pretendeva di aver tradotto in inglese anticheggiante non erano mai esistiti".

Ora, so che è difficile per te, maschietto dalla stolida ignoranza, ma prova a fare uno sforzo, riesci a cogliere il messaggio?

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La vita è complicata per principio divino o forse luciferino, ma talvolta, magari per noia o perché una persona ci sta antipatica, ci lasciamo andare a digressioni senza costrutto che non hanno appigli con la realtà. Questo accade in genere alle persone che esistono solo nelle vite che si costruiscono in rete, e  che vanno dritto per dritto con fare spavaldo, sgombrando il campo da dubbi e incertezze, sicure, per partito preso, d'aver individuato chi si nasconde dietro uno o più nick. Da lì il florilegio di insinuazioni, la certezza di aver colto una doppiezza e un inganno, manco si trattasse della sceneggiatura di un b-movie ambientato ad Harlem. Ma tutto reso come fosse una sorta di metanarrativa che pretende di cogliere dei punti di contatto tra un anonimo e il suo alter ego. Insomma, roba per cervelli fini, per chi riconosce a colpo sicuro l'unicità del vero. E non è il tuo caso.