AFFABULAZIONI

Qualcosa sulla donna comune


L'arroganza di dire "non ci sono più gli uomini di una volta" ce l'abbiamo da anni (ora il testimone è passato alle ventenni di TikTok). Ma l'onestà di ammettere che siamo cambiate in peggio, quella no, non ci appartiene. Ci vestiamo come prostitute col pretesto di seguire la moda, fingendo di ignorare che, per bene che vada, sfileremo lungo i marciapiedi della nostra città e non su una passerella. Se abbiamo cinquant'anni copiamo le ventenni, e se qualcuno ci grida "dietro liceo davanti museo" ce la prendiamo pure. Quando parliamo in pubblico ci sentiamo in diritto di usare volgarità da caserma perché "questa è la parità". Insomma, ce n'è per tutti i gusti e infatti gli esempi da portare a suffragio di questa disamina del cazzo (è così che si parla, giusto?) sarebbero innumerevoli, ma è inutile proporne un elenco, ché la realtà è sotto gli occhi di tutti. Però, all'uomo al quale faremmo volentieri una carezza se solo non ci vergognassimo d'essere accudenti, dico: scusaci, ma siamo diventate stronze e progressiste. E dire che non ci avevano disegnato così.

In risposta al commento di Boezio.

foto: un look di Chiara Ferragni, icona di stile.