AFFABULAZIONI

Gli eretici


Li bollano come eretici perché hanno il coraggio di innervare i dibattiti in tv con punti di vista che si discostano dalle opinioni imperanti spacciate per verità assolute. Va così per Elena Basile, "ambasciatrice" poco accorta quando esterna sulla guerra tra Hamas e Israele, e assurta agli onori della cronaca perché ha profanato prima il tempio lindo e pinto di Lilly Gruber, e poi quello di Corrado Formigli da cui si è allontanata, per via del clima sprezzante nei suoi confronti, a testa alta e a dibattito in corso, ma solo dopo aver ricordato al conduttore che la sua presenza era dovuta alle preghiere dello stesso. Prima di lei era finito nella bufera il professore Alessandro Orsini il quale, provato dai continui attacchi, è giunto alla conclusione di non poter "parlare molto liberamente in televisione, perché c’è un clima di intolleranza così violento in Italia che se raccontassi quello sta accadendo realmente sul campo in Ucraina, sarei aggredito". Infine, ma solo per citare i più popolari, il generale Roberto Vannacci che per nulla scosso dalle polemiche al vetriolo seguite alla pubblicazione del suo libro Il mondo al contrario, in un'intervista ha osato ammettere: "Se mia figlia mi confessasse di essere gay o fluida la supporterei, ma cercherei di indirizzarla verso l'eterosessualità: gli omosessuali spesso attraversano travagli interiori pesanti". In pratica ha detto quello che pensa la maggior parte degli italiani ma che il bon ton contemporaneo non ritiene lecito rivelare. Ora, in nome del pensiero critico, non sarebbe giunto il momento di smetterla con questa censura massicciamente moralistica? O vogliamo davvero creare una società di cervelli neutri, votati alla sorellanza di vuoto e morte?