AFFABULAZIONI

Una condanna che è un fiore all'occhiello e altre amenità


Proprio così, un fiore all'occhiello. Proviamo a guardare le cose dal punto di vista di Trump e dei suoi estimatori: la condanna di ieri è solo l'ultimo atto di una lunga persecuzione giudiziaria. Ed è il tycoon in persona a sottolinearne per l'ennesima volta la portata:

"Neanche Madre Teresa potrebbe difendersi da queste accuse."

Comunque sia, The Donald passerà alla storia per essere stato il primo ex presidente americano condannato in un processo penale e il primo candidato alla Casa Bianca a correre da pregiudicato. Nell'ottica del martirio di cui sopra è un ottimo risultato.

Ma per venire alle cose di casa nostra: mettiamo che quelli che ci hanno preceduto nell'aldilà possano vederci, in quale brodo di giuggiole sarà oggi Berlusconi? La sua primogenita Marina nominata Cavaliere del Lavoro! Magari in famiglia non c'era bisogno di un altro Cavaliere, ma vuoi mettere? Per un altro perseguitato dalla giustizia è comunque una forma di risarcimento.

Lodi, invece, a Gianrico Carofiglio che su X scrive:

Matteotti uomo libero e coraggioso venne ucciso da squadristi fascisti”. Lo ha detto Meloni. Restiamo lontanissimi, ovviamente. Ma non sono frasi insignificanti ed è giusto riconoscerlo.

Per finire una nota fancazzista su Fedez che qualcuno ha definito l'Orietta Berti del rap: il nostro eroe, lagnoso al pari di Saviano e di tutti gli altri che hanno avuto immeritata fortuna, nel nuovo singolo in duetto con Emis Killa non ha perso occasione per parlare della ex, come se già non ne sapessimo abbastanza:

«L’amore non si fa nei sexy shop, sei stata come un Jackpot nelle slot e dopo mi hai mandato ko. Dici che sono un bastardo, ma per te io non cambio».

Inutile prodursi in tristi lai. Questo è il mondo che ci meritiamo. In saecula saeculorum.