Secondo una buona percentuale di persone dal calendario diffuso, settembre è tempo di rinascita, di proponimenti ancora più severi di quelli fatti a capodanno. Sarà. Di certo, connessa alla rinascita è la speranza, magari solo riedita o riadattata, comunque restituita sotto forma di leitmotif a rimuovere il già stato. Ma se noi, vecchi epuloni occidentali, pensiamo alla rinascita in termini di diete e accaparramento di beni, spesso nell’ottica di un overthinking penalizzante e paralizzante; e se, nel migliore dei casi, ci adoperiamo per un do something che possa castigare Trump e il suo storytelling, come vedono la rinascita israeliani e palestinesi costretti nella morsa sanguinaria di Bibi e Hamas? Non sarà immaginifico presumere che si orientino secondo parametri più pragmatici e meno funambolici, magari vicini al sonno lisergico di un’iraniana che sogna di tornare a cantare in pubblico, mentre i talebani, in una sorta di coro greco, si lagnano della disfatta. No, a ben guardare settembre è un mese come un altro, soprattutto per noi che non abbiamo la guerra in casa né gli aguzzini alla porta. E se siamo donne, cantiamo sesso e samba dove ci pare e senza kit di sopravvivenza. Alcune lo fanno a bassa voce, ma solo perché stonate.
Foto di Alfred Yaghobzadeh
Individuo in settembre il mese meteorologico della fine del caldo opprimente e delle prime brume mattutine in montagna , vita vera, sensazioni carnali misurate sulla pelle. Altre cose sono le sovracostruzioni imposte , buone per le masse di poverini che hanno poco da pensare e magari molto da cantare (poveri e ricchi , liberi e schiavi ad ugual modo). Riguardo a chi ha gli aguzzini alle porte serve capire chi si è meritato cosa o chi si è andato a cercare cosa , ma questo vale per chiunque in qualsiasi mese , e piaccia o no vale anche per noi come individui e nazione che stiamo a cercarci guai non avendo molto altro nel paniere (ponte di Messina a parte) Bah. Interessante ma molto noioso il post perso nel passato.
Niente da aggiungere se non che il settembre old style era il mio preferito.
Settembre e Febbraio sono i miei mesi preferiti, forse perché sono le vie d’uscita dagli eccessi dell’inverno e dell’estate, ma portano addosso ancora i loro odori.
Bellissimo post che rimane tale (anche se hai messo sullo stesso piano israeliani e palestinesi).
“(anche se hai messo sullo stesso piano israeliani e palestinesi)”
dimmi, che colpa hanno i civili, qual è la colpa di chi non ha scelta e in molti casi non ha scelto?
Già e che colpa hanno quelli che possono essere solo civili perché non avendo uno stato possono difendere se stessi solo da civili e non con un proprio esercito e come tali, che si chiami OLP o Hamas verranno considerati “terroristi”. In fondo, in Israele, il termine “civile” distingue l’individuo da un militare. Ai palestinesi, non potendo disporre di uno stato e, quindi, di un esercito, il civile armato non è un “militare” ma un terrorista. Così come, invadere Iraq e Afghanistan con un esercito in divisa non fu “terrorismo” ma un’operazione militare.
Quando i giri di parole sono prese in giro.
:))
Giusto per non usare giri di parole io per me dico che non esistono innocenti ma solo colpevoli e per chi non ha l’età per potere essere colpevole sono colpevoli i tutori. Per me Israele ed i Palestinesi sono almeno sullo stesso piano, da una parte un popolo di perennemente incazzati votato alla guerra prima per difesa e poi per indole ed infine per interesse , dall’altra un popolo di irresponsabili senza legge che ha eletto per scelta e non per costrizione una organizzazione terroristica a propria tutela e dominio. Tutto intorno pullulano i corruttori ed i corrotti a partire dal regime demo-nazista americano per arrivare ai pederasti arabi ed alle varie chiese che ingrassano a spese di chi davvero non ha voce. Ma che i palestinesi di Gaza siano vittime innocenti questo mi pare una opinione risibile , visto per inciso che da diciotto anni a Gaza comandano loro ed invece di costruire una nazione hanno costruito la loro stessa nemesi. Amen (ed affanculo il mondo).