La domanda, retorica, è: siamo perfetti? La risposta, sappiamo qual è. Ora, ne ho le tasche piene di quelli che ci tengono sempre a fare bella figura; di quelli che, ma non lo ammetteranno mai, divorati dall’ansia di prestazione non esitano a sottolinearti in blu persino il più banale degli errori. Per cui, bravo Orsini, ti sei fatto fregare dalla traduzione automatica e hai trasformato quel William J. Broad in William J. Ampio. E allora? Saccheggiando De Gregori “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore“. Livorosi, siete sempre in tempo ad autoassolvervi. Dal vostro senso di inadeguatezza.
L’infido traduttore non inficia il valore del prof Orsiniultima modifica: 2022-12-19T16:33:34+01:00da
Queste persone mi danno i brividi.
Leggendo di corsa, può capitare, deformazione professionale. Inoltre ricordo dei testi scolastici dove alcuni autori traducevano di proposito in italiano il nome proprio di autori stranieri. Cosa che trovavo tanto pratica quanto utile, visto che aiuta a ricordare, come un esercizio mnemonico, metodo seguito anche dal Prof. Diego Fusaro, che ritengo molto affine al Prof. Orsini.
Confesso, non conosco questo signore. Devo colmare la lacuna?
Buonasera Viola, prova a seguirlo. Io di solito leggo i suoi interventi su affaritaliani oppure li seguo su byoblu. Ha scritto anche numerosi libri di filosofia del diritto e della politica. Giovane e brillante come il prof. del tuo ultimo post.
Per i parolai le chiacchiere sono tutto il mondo e sono pronti ad impiccarti su una parola non avendo argomenti riguardo al merito. Lasciamoli andare , li troveremo ingarbugliati nelle loro stesse lagne. Pero’un calcetto negli stinchi gli fa bene, anche virtuale 🙂
Lo farò, soprattutto a livello di libri, grazie.
Sono d’accordo, una tiratina d’orecchi non si lesina a nessuno, soprattutto agli asini 🙂