La salvezza di tutti passa per il vaccino forzoso agli aborigeni?

Sono gli aborigeni il popolo più antico della Terra, lo dice il Dna - la Repubblica

Nelle sale cinematografiche c’è un film che, benché riporti fatti di cronaca del passato, è di grande attualità: il titolo, oltremodo esplicativo, è Trafficante di virus, e affida a una narrazione rigorosa l’odissea giudiziaria di Ilaria Capua, la virologa che nel 2014 fu accusata, insieme ad altri scienziati, di essere una trafficante di virus e di arricchirsi grazie ad accordi con case farmaceutiche per la produzione di vaccini contro la malattia della lingua blu e dell’aviaria. La vicenda, alquanto controversa, si concluse il 5 luglio del 2016 con un “non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”. Il film è tratto dal libro autobiografico della stessa Capua, che in merito all’attuale pandemia si è espressa così:

Questo virus purtroppo non ci abbandonerà, ma non siamo più a mani nude di fronte al mostro: abbiamo il vaccino, che è sicuro, e abbiamo le medicine. Non buttiamo il nostro tempo e spazio mentale sulle questioni di lana caprina. Guardiamo avanti. (…) L’hanno capito anche alcuni economisti che senza una salute circolare e globale non può esserci una crescita sostenibile. Se si perde la salute, si ferma tutto“.

In realtà la sensatezza di quel “senza una salute circolare e globale non può esserci una crescita sostenibile” è un’ovvietà che capirebbe anche un bambino delle elementari, ma il punto è un altro: affinché la salute sia circolare, è necessario vaccinare con la forza gli aborigeni australiani dello stato del Northern Territory? C’è un video su Facebook che testimonia che il governo di Michael Gunner sta obbligando le persone che vivono nelle piccole comunità di Binjari e Rockhole a vaccinarsi. Perché?

P.S. Per l’Oxford Dictionary la parola dell’anno è vax.

https://www.facebook.com/100652334681130/videos/607451793712843