Lucarelli: a Ballando sono considerata un utile errore nella matrice

Lorenzo Biagiarelli: «Io, Selvaggia Lucarelli e l'eccesso di diplomazia» | Vanity Fair Italia

Non dovrebbe farsi il sangue amaro la perfida Selvaggia Lucarelli, in fondo le hanno reso pan per focaccia: “Sembrava che tutti dovessero zittirmi, insultarmi, mortificarmi” (così sul Corriere di ieri), ma resta il fatto che il branco si coalizza sempre contro il singolo. A stonare, nelle polemiche sorte soprattutto verso il finale di Ballando con le stelle, è che all’improvviso giurati e staff si siano accorti che la viperetta è fin troppo sopra le righe, per cui ha ragione quando dice: “Ho capito che a Ballando sono considerata un utile errore nella matrice, ma non parte del cast da proteggere.“. Ed è altresì nel giusto quando, da vera femmina, a proposito di Carolyn Smith, sentenzia: “Prima che arrivassi a Ballando era una donna tra quattro uomini, regina incontrastata del programma. Arrivo io e mi prendo il mio spazio, non l’ha mai accettato“.

Ora, con buona pace dei benaltristi, Ballando, come del resto una qualsivoglia opera di finzione, è specchio di quello che siamo, ovvero, per restare sul pezzo, invidiosi, livorosi, prepotenti e pochissimo inclini ad apprezzare qualcuno che brilli anche solo per pseudo-cattiveria come nel caso di Lucarelli, in questi giorni in Nepal col compagno-ballerino che in gara ha saputo distinguersi solo per una irritante sicumera. Ma se tutto questo è storia, una volta di più mi domando come può una donna come Selvaggia accompagnarsi da sette anni a un tipo che è una macchina da guerra di nullità. Che tradotto sta per food blogger and social chef.