A proposito del Carnevale di Viareggio 2023, Elisabetta Moro scrive: “Le celebrazioni di questo secolo e mezzo di feste carnevalesche, iniziate ieri, 4 febbraio, e che si concluderanno il 25 febbraio, si presentano con una novità. Infatti, i maestri si sono cimentati su un tema nuovo: Sogni, speranze e desideri di un mondo migliore. Abbandonando la tradizionale satira politica che ha fatto girare come trottole i politici del momento, da Spadolini a Craxi, da Andreotti a Grillo, issati sui carri come su una gogna goliardica”.
Mi chiedo: come si potrà raccontare un popolo se il politicamente corretto imbavaglia la satira, e non solo? Questo furore censorio, che aspira a inabissare la nostra stessa evoluzione, sta trasformando la società in una farsa imperniata sull’ordinarietà, il sottaciuto, il buonismo. Procedendo di questo passo, rimpiangeremo rivoluzioni e avanguardie persino nelle loro manifestazioni meno riuscite. Invece, bisognerebbe far tesoro della molteplicità delle energie passate e dell’eclettismo di quelle presenti. Il movimento delle idee giova, la censura mai.