Greta Thunberg, 19 anni compiuti, fenomeno global pro ambientalismo, ha già scritto tre libri. L’ultimo, con evidente deficit di fantasia, l’ha intitolato The Climate Book. In giro per l’Europa per assolvere alle marchette editoriali di rito, ha commesso un grosso errore quando, intervistata dalla tv tedesca Ard sulla chiusura delle centrali nucleari in Germania, ha detto: “Dato che ci sono, sarebbe un errore chiuderle”. Apriti cielo! Si è scatenato il finimondo a cui ha dovuto porre rimedio il suo entourage spiegando che Greta ha solo optato per il male minore, per la realpolitik. Scivolone archiviato, l’attivista svedese continua a pubblicizzare il nuovo libro, forte della collaborazione di un centinaio di intellettuali, scienziati e attivisti. Insomma, Pippi Calzelunghe è cresciuta e ora si batte anche contro il greenwashing, ovvero contro l’ecologismo di facciata. Perché a lei non la si fa.
P.S Per Wealth Magnet il patrimonio di Greta sarebbe di un milione di dollari, accumulato grazie alla presenza sui social e al numero di follower.