Greta è cresciuta e si è scoperta pragmatica (e ricca)

Greta Thunberg attacca il Governo tedesco sulla gestione della crisi energetica

Greta Thunberg, 19 anni compiuti, fenomeno global pro ambientalismo, ha già scritto tre libri. L’ultimo, con evidente deficit di fantasia, l’ha intitolato The Climate Book. In giro per l’Europa per assolvere alle marchette editoriali di rito, ha commesso un grosso errore quando, intervistata dalla tv tedesca Ard sulla chiusura delle centrali nucleari in Germania, ha detto: “Dato che ci sono, sarebbe un errore chiuderle”. Apriti cielo! Si è scatenato il finimondo a cui ha dovuto porre rimedio il suo entourage spiegando che Greta ha solo optato per il male minore, per la realpolitik. Scivolone archiviato, l’attivista svedese continua a pubblicizzare il nuovo libro, forte della collaborazione di un centinaio di intellettuali, scienziati e attivisti. Insomma, Pippi Calzelunghe è cresciuta e ora si batte anche contro il greenwashing, ovvero contro l’ecologismo di facciata. Perché a lei non la si fa.

P.S Per Wealth Magnet il patrimonio di Greta sarebbe di un milione di dollari, accumulato grazie alla presenza sui social e al numero di follower. 

Greta Thunberg non va in Francia e sciopera virtualmente

   Qualche giorno fa Greta Thunberg ha annunciato che non andrà a Grenoble né a Parigi per motivi famigliari. Le manifestazioni pro-ambiente, che erano state calendarizzate a ridosso delle elezioni amministrative che si terranno domenica prossima in oltre 30mila comuni francesi, compresa la capitale, avevano fatto storcere il naso a chi vedeva in quella scelta temporale un tempismo sospetto, ovvero che la presenza di Greta sarebbe stata espressione, benché implicita, del sostegno alla sindaca uscente Anne Hidalgo, socialista e ambientalista, favorita di poco sulla repubblicana Rachida Dati. Ma non si era detto che il movimento Fridays for Future è apolitico?

   Intanto va in scena il primo sciopero digitale per il clima, il #DigitalStrike, voluto sempre da Greta la quale, alla luce delle direttive che vietano gli assembramenti a causa della pandemia da Covid-19, ha invitato gli studenti a scioperare solo virtualmente.

Naomi Seibt, l’anti-Greta Thunberg

   È così che è stata ribattezzata la 19enne tedesca Naomi Seibt che attraverso il suo canale YouTube minimizza l’allarme climatico con l’assunto: “L’uomo e le attività industriali giocano un ruolo minimo, se non pari a zero, nel riscaldamento climatico che è invece un effetto naturale, frutto dell’evoluzione terrestre e di un’influenza maggiore dell’energia solare”.

   Naomi Seibt non è una ragazza qualunque; dietro di lei si muove l’Istituto Heartland, molto vicino al presidente Trump, e da tempo impegnato al fianco di una nota multinazionale nel confutare la tesi che il tabacco causerebbe il cancro; e se non bastasse, i detrattori di Seibt fanno sapere che ha fatto parte del movimento di destra Alternativa per la Germania. Ma com’è stato possibile che l’anti-Greta – definizione rifiutata da Naomi perché “io non sono una marionetta” –  sia stata investita da tanta visibilità? Il motivo è presto detto: nel convegno Climate Reality Forum, tenuto a Monaco nel dicembre scorso, fu notata da James Taylor, uno dei grandi dirigenti dell’Istituto Heartland. A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.